EMANUELE BALDI
Cronaca

A luglio 36mila auto in meno. E la città continuerà a svuotarsi: "Ecco perché i lavori si fanno ora"

Dalla fine delle scuole, salvo i giorni di Pitti, il numero di veicoli in ingresso è in calo. Giorgio: "È l’unico periodo dell’anno giusto per operare". Ogni mille abitanti ci sono 770 mezzi.

L’assessore Andrea Giorgio controlla gli schermi nella Control Room

L’assessore Andrea Giorgio controlla gli schermi nella Control Room

Negare la presenza di disagi e ingorghi nelle tre macro-aree interessate dai cantieri più impattanti di queste settimane – e cioè via Bolognese e la viabilità minore della collina nord, l’asse Isolotto-Peretola lungo l’Indiano e il quadrante sud-est Bellariva-Gavinana per i lavori del tram – sarebbe assurdo. E infatti per prima la sindaca Sara Funaro con l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio nei giorni scorsi, dopo il lunedì nero della mobilità ammorbato anche dai disagi in autostrada, ha spiegato ai fiorentini che "servirà pazienza" e che "noi ci mettiamo la faccia". Lo stesso Giorgio aveva rimarcato che il Comune "non fa certo le cose a caso" e che "in questo periodo, anche grazie al fatto che le scuole sono chiuse, il traffico è ridotto fino al 35%". Dunque parlare di abbagli di fronte alle lagnanze di chi sta in coda sarebbe sbagliato, ma lo sarebbe altrettanto non precisare che questo resta l’unico periodo dell’anno in cui concentrare una serie massiccia di cantieri può causare i dolori minori.

Il perché è semplice e il grafico che pubblichiamo qui a fianco è piuttosto esplicativo. Dalla fine delle scuole – fatta eccezione per la parentesi di Pitti che, com’è noto, incrementa e non di poco gli accessi nell’area urbana – il volume di ingressi di auto in città è in costante calo. Se infatti nella settimana 5-11 maggio – non ancora periodo di ferie, con scuole aperte e ponti lontani quindi, di fatto una settimana-tipo dell’anno come potrebbe essere a novembre – gli accessi quotidiani a Firenze superano quota 280mila, dopo la metà di giugno la curva inizia a scendere (e lo farà con sempre più convinzione nelle prossime tre settimane di luglio fino al fisiologico ’svuotamento’ agostano). Intorno al 20 di giugno circa 20mila auto sono già uscite di scena e a fine mese, rispetto a maggio, la quota sale a 36mila (36.363 per i più pignoli).

Difficile fare previsioni anche alla luce dei costumi mutati negli anni (non esiste più il classico vecchio mese di villeggiatura) ma è normale ipotizzare che la cifra di 36mila possa tranquillamente raddoppiare e forse quasi triplicare in agosto. "Con minor traffico l’impatto dei cantieri si riduce" spiega Giorgio ribadendo che "avviare i cantieri, che sono fondamentali per la città, in questa fase era l’unica scelta possibile". Fanno eccezione i cantieri della tramvia, tre dei quali sono partiti in anticipo rispetto al cronoprogramma, che interesseranno l’area sud-est della città fino alla fine del 2026 (lavori impossibili da ’spalmare’ diversamente perché appesi ai fondi del Pnrr e vincolati alla consegna entro la conclusione del 2026). "L’impegno per ridurre il traffico e l’inquinamento si basa su un piano per offrire alternative efficienti e puntuali ai fiorentini - continua Giorgio - per ridurre il traffico dobbiamo diminuire le auto che circolano e lo si potrà fare solo dando alternative funzionali per la vita di tutti i giorni. Ecco perché lavoriamo a una rete di tramvie più estese, a un servizio di bus più puntuale e capillare, a una rete di ciclabili piu sicure e diffuse". Città tosta Firenze per la mobilità. E lo è da sempre anche perché tra le poche in Italia prive di una circonvallazione in grado di alleggerire il traffico sulle strade centrali. Alcuni dati ci danno la misura di quanto sia un sofisticato gioco di equilibri – che a volte si inceppa – gestire la viabilità in riva all’Arno. Ci sono 770 veicoli ogni mille abitanti, uno dei rapporti più alti d’Italia. E ancora. Gli spostamenti quotidiani interni in città sono 540mila al giorno (si calcola ovviamente anche l’artigiano che ne fa una ventina), mentre quelli tra esterno e interno città sfiorano i tre milioni.