
Stenterello Film Festival, premio speciale al docufilm ‘Point Zero’
Firenze, 6 settembre 2025 – Una settimana all’insegna delle arti si è consumata nel capoluogo fiorentino. Giunto alla nona edizione, lo Stenterello Film Festival ha chiamato a raccolta tanti artitsti del panorama del cinema e della commedia, ma – per questa edizione – ha voluto offrire uno spazio a nuovi progetti con premi speciali dedicati, portatori di nuove visioni. La kermesse fiorentina nasce con una mission artistica ben precisa, ovvero valorizzare l’Arte della Commedia. Le premiazioni si sono svolte nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.
Il Festival, negli anni, ha premiato tanti artisti, tra cui Athina Cenci, Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Pamela Villoresi, Serena Dandini, Ugo Chiti, Marco Risi, Neri Marcorè, Cinzia TH Torrini, Maurizio Lombardi, Antonio Catania, Andrea Pennacchi, Massimiliano Bruno, Giovanni Veronesi. Nel ricco calendario degli appuntamenti articolato nella prima settimana di settembre con la partecipazione, tra gli altri, Lorenzo Baglioni, Luca Verdone, Cristiano, Antonio Pisu, Alessandro Benvenuti, Maria Amelia Monti, Nuzzo & Di Bias, Andrea Rizzoli – ieri è stato dedicato un incontro per premiare il docufilm fuori concorso Point Zero diretto da Giuliano Peparini e prodotto da Sonia Bruganelli (SDL 2005). Il progetto racconta il lavoro di preparazione dell’artista, la fatica e il sacrificio, ma soprattutto lo studio e la preparazione per diventare un professionista. Point Zero è il racconto potente ed emozionante del primo anno dell’Accademia Peparini, dove tutto ha inizio. Un film che mescola narrazione, danza e testimonianza, seguendo un gruppo di giovani danzatori alla loro prima, autentica sfida: trasformare il talento in vocazione, la passione in disciplina, il sogno in percorso. In ogni artista c’è un momento in cui tutto comincia. Point Zero è quel momento.
A Cecchi Gori il premio alla carriera
Premio Stenterello alla carriera a Vittorio Cecchi Gori che ha partecipato 'virtualmente’ alla cerimonia a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, dove è stato trasmesso un video - registrato precedentemente - con la consegna del riconoscimento dalle mani di Leonardo Pieraccioni. L'attore e regista toscano ha letto la motivazione del premio assegnato “a un imprenditore che ha lasciato il segno nella storia del cinema italiano e ha saputo costruire un'eredità unica”. Il produttore ha ricordato nel video messaggio alcuni episodi legati a film prodotti, tra cui Il ciclone, Non ci resta che piangere, Il sorpasso. “Non era facile uscire nei cinema a Natale, così Il ciclone uscì prima di Natale, fu un successo talmente strepitoso che mise fuori strada i proprietari dei cinema. - ha detto nel video -. Alla fine è rimasto un anno intero, fino al Natale successivo”. Nel video Pieraccioni ha ringraziato Cecchi Gori ricordando gli inizi della sua carriera. “Grazie a nome di tutti quegli attori che hai fatto debuttare - ha detto - sei stato un faro 30 anni fa quando avevamo le nostre ideuzze e non si trovava un produttore, che è colui che capisce cosa sta per accadere. Te e Rita l'avete capito alla grande”.
La storia della manifestazione
La prima edizione del Premio Stenterello nasce grazie all’idea di Andrea Muzzi - autore, attore, regista fiorentino – con la calorosa accoglienza del Quartiere 4 di Firenze che trova nel suo presidente, Mirko Dormentoni, un interessato interlocutore. Il riconoscimento è intitolato a Stenterello, maschera tradizionale di Firenze; ideata da Luigi del Buono, professione orologiaio, Stenterello era come il suo ideatore, magro, piccolo di statura, chiacchierone e sempre pronto alla battuta, perfetto prototipo dei comici toscani, che trecento anni dopo avrebbero conquistato il grande schermo.
Tre i film in concorso che concorrono nelle categorie: miglior lungometraggio, miglior sceneggiatura, miglior attrice/attore e miglior regia. Tutti i premi delle categorie in concorso sono stati creati dalla storica gioielleria di Ponte Vecchio Cassetti Firenze. Uno speciale ringraziamento è rivolto a Gianmarco Nucciotti - presidente Associazione Stenterello - e a Matteo Cichero per il loro fondamentale supporto.
"Stenterello Film Festival è un appuntamento culturale importante per la città, una punta di diamante dell'Estate Fiorentina" – spiega l'assessore alla Cultura Giovanni Bettarini - Firenze ha una lunga tradizione di comicità intelligente, pungente e popolare, e questo festival celebra con passione e qualità proprio quella forma d’arte che sa far ridere e riflettere allo stesso tempo. Siamo orgogliosi di ospitare la nona edizione di una rassegna che valorizza il talento degli autori e degli interpreti della commedia italiana contemporanea, mantenendo viva la memoria di una tradizione che affonda le radici nella nostra identità più autentica, come ben rappresenta la maschera di Stenterello. Ringrazio Andrea Muzzi per la visione e la tenacia con cui porta avanti questo progetto e tutti coloro che collaborano a rendere il festival un’esperienza culturale diffusa, coinvolgente e di grande valore."
Apprezzamento per il progetto anche da parte di Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Regione Toscana: “È con grande emozione che aspettiamo questa nona edizione dello Stenterello Film Festival – sottolinea Manetti – una celebrazione del genere commedia che offre un viaggio attraverso emozioni e visioni che solo il cinema può donare, una rassegna che celebra la creatività, la passione e il talento che danno vita a storie che ci appassionano, ci commuovono e ci fanno sognare".
“Nato nel 2017 all’interno del Quartiere 4 di Firenze con una linea editoriale ben definita - le commedie d’autore - oggi lo Stenterello Film Festival è diventato il punto di riferimento in Italia per questo genere cinematografico – racconta Andrea Muzzi, direttore Artistico della manifestazione – Fin dall’inizio avevamo un obiettivo chiaro: dare a Firenze un festival di respiro nazionale. Ora che ci siamo riusciti, sentiamo tutta la responsabilità di farlo crescere ancora. Il filo conduttore dei film finalisti del 2025 è l’accettazione del diverso. In La vita da grandi di Greta Scarano, il diverso è un fratello autistico; in Amiche mai di Maurizio Nichetti è una badante turca, mentre in Tornando ad Est di Antonio Pisu si racconta una rocambolesca vacanza in Bulgaria, dove la diversità è anche geografica e culturale. Anche quest’anno, i tre film selezionati rappresentano perfettamente lo spirito artistico del festival: affrontare con leggerezza tematiche profonde”.