MAURIZIO COSTANZO
Firenze

28 agosto, oggi medici in digiuno per Gaza: aderisce anche l’Ordine di Firenze

Il presidente Dattolo: “Chiediamo pace, corridoi umanitari e protezione per medici, infermieri e operatori sanitari”

Le rovine di Jabalia, nella parte nord della Striscia di Gaza (foto Bashar Taleb/Afp)

Le rovine di Jabalia, nella parte nord della Striscia di Gaza (foto Bashar Taleb/Afp)

Firenze, 26 agosto 2025 - “Il nostro impegno, come medici, non può che essere a difesa della vita, della dignità umana e della pace. Per questo oggi aderiamo convintamente alla giornata nazionale di digiuno contro il genocidio a Gaza”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze, annunciando l’adesione alla mobilitazione promossa dalle reti #digiunogaza, “Sanitari per Gaza” e dalla campagna Bds “Teva? No grazie”. “Le immagini e le notizie che arrivano da Gaza ci mostrano ospedali distrutti, ambulanze bombardate, medici e infermieri uccisi mentre prestano soccorso – dice Dattolo –. È un attacco al cuore stesso dell’umanità e della missione medica, che si fonda sulla neutralità del curare e sul diritto universale alla salute”. “Non possiamo accettare che la popolazione civile, in particolare bambini, donne e malati, sia privata dei beni fondamentali per la sopravvivenza e della possibilità di ricevere cure – continua Dattolo –. Per questo chiediamo che cessino i bombardamenti sulle strutture sanitarie, che siano garantiti corridoi umanitari per gli aiuti e che venga tutelato chi opera in prima linea nell’assistenza sanitaria”.

L’adesione alla giornata di digiuno del 28 agosto – spiega Dattolo – è un gesto che vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su una tragedia che non può essere normalizzata. I medici non possono tacere – conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze –. La nostra neutralità non è indifferenza, ma significa schierarsi sempre dalla parte della vita, ovunque essa sia minacciata”. Una Giornata nazionale di digiuno collettivo contro il genocidio a Gaza e come strumento di pressione civile, e anche il boicottaggio dei farmaci Teva, accusata di complicità nel sistema di oppressione in Palestina. È quella promossa oggi dalla rete #digiunogaza, da Sanitari per Gaza e dalla campagna BDS "Teva? No grazie", a seguito della prima mobilitazione del 29 luglio scorso. All'iniziativa, che vede anche il sostegno di don Luigi Ciotti, hanno aderito migliaia di operatori sanitari, medici, infermieri, insieme a oltre 500 ospedali e strutture territoriali, associazioni. Gli organizzatori chiedono al governo italiano di sospendere la fornitura di armi a Israele, di aprire corridoi umanitari e garantire aiuti alimentari e sanitari. Il digiuno si svolgerà in diversi ospedali italiani, dal Policlinico Umberto I di Roma al San Matteo di Pavia, dal Policlinico di Bari alle Molinette di Torino, fino a realtà più piccole come l'isola di Capraia, a testimonianza di una mobilitazione diffusa e capillare.