MAURIZIO COSTANZO
Firenze

22 luglio 1945, il giorno dei capolavori restituiti a Firenze

Ottant'anni fa una colonna di sei autocarri militari alleati fece il suo ingresso in piazza della Signoria restituendo i capolavori razziati dai nazisti in ritirata

La consegna dei capolavori a Firenze (Foto dal sito michelangelobuonarrotietornato.com)

La consegna dei capolavori a Firenze (Foto dal sito michelangelobuonarrotietornato.com)

Firenze, 22 luglio 2025 - Durante la ritirata verso nord, l'esercito tedesco aveva deciso di dare l'ennesimo schiaffo al patrimonio fiorentino, razziando un numero imprecisato di opere d'arte che appartenevano a vari musei, tra cui Uffizi, Palazzo Pitti e Bargello. In virtù del grande lavoro messo in atto dalla Sopritendenza fiorentina e dala commissione dell’esercito americano addetta alla salvaguardia delle opere d’arte Monuments Man, molti capolavori furono recuperati e il 22 luglio del 1945 restituiti alla città, pubblicamente, in una piazza della Signoria gremita di persone e istituzioni.

La restituzione di gran parte di questi beni avvenne la mattina di 80 anni fa quando una colonna di sei autocarri militari alleati fece il suo ingresso in piazza della Signoria, attesa da oltre 2mila fiorentini. La restituzione dei capolavori delle gallerie fiorentine razziati dai nazisti fu una grande vittoria della diplomazia che coinvolse Chiesa, soprintendenze, ministero, servizi segreti alleati. Decisivo l'intervento del cardinale Elia Dalla Costa presso la segreteria di Stato Vaticana con la mobilitazione di monsignor Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI), del soprintendente Giovanni Poggi e di Rodolfo Siviero, che del recupero delle opere d'arte trafugate durante la guerra avrebbe fatto una missione di vita.

Maurizio Costanzo