
Antonella Castaldi, Francesco Pagliai, Barbara Antonini e Gionata Fatichenti
di Ylenia Cecchetti
Quando l’alluvione dello scorso marzo ha colpito Empoli, i volontari della Protezione civile della Misericordia erano lì: tra fango, strade sommerse e famiglie in difficoltà. Donne e uomini che hanno messo tempo, energie e competenze a disposizione della comunità. Una presenza costante che richiede oggi un ulteriore passo avanti: formazione del personale, nuovi mezzi, dotazioni di protezione individuale e strumenti sempre più adeguati a scenari complessi e in continua evoluzione. È questo l’obiettivo che la Misericordia di Empoli si è posta per la terza edizione di “We Care“, la grande serata di solidarietà in programma mercoledì 10 settembre in piazza Farinata degli Uberti alle 20.30.
Non è un caso se i fondi raccolti, quest’anno, saranno destinati al potenziamento della protezione civile. "Questo appuntamento – spiega il governatore della Misericordia, Francesco Pagliai – è un’occasione per incontrare i cittadini, rinnovare il legame solido con la comunità, che trova la sua forza vitale nei nostri volontari sempre pronti a intervenire anche nelle situazioni più complesse. Quest’anno daremo un taglio più sobrio all’iniziativa: è un momento particolare per l’economia e per quello che sta accadendo nel mondo. È difficile essere leggeri e festeggiare, lo faremo celebrando l’amore per il prossimo. È una grande rivoluzione, in questo periodo di guerre e di odio, andare all’altro in maniera disarmata e gratuita, come fanno tanti dei nostri volontari".
Un tema particolarmente sentito anche dalla Fondazione SeSa, rappresentata da Antonella Castaldi, (main sponsor con Banca Cambiano 1884 Spa), che si è trovata a intervenire a sostegno di molte famiglie dei propri dipendenti rimaste colpite dall’alluvione. Come spiegato dal provveditore Gionata Fatichenti, insomma, "tornano protagonisti i volontari, è da loro che tutto viene. Il primo anno ci siamo dedicati al progetto di sostegno per la povertà alimentare, nel 2024 abbiamo acceso la luce sul tema dell’autismo, quest’anno portiamo all’attenzione della città lo straordinario lavoro dei volontari. E non solo quelli empolesi. Quando la città ha avuto bisogno, sono arrivati rinforzi dall’Umbria, dal Lazio, dalla Lombardia, consentendoci di essere molto più efficaci nell’emergenza".
Oltre all’alluvione di marzo e all’impegno profuso verso le comunità colpite dal maltempo in Emilia Romagna e Toscana, la sezione è stata impegnata in numerose missioni. "Siamo stati in Ucraina – ricorda Fatichenti –. Ci siamo attivati sulla raccolta degli aiuti arrivati a Gaza, con grande fatica, proprio la scorsa settimana. L’unica scelta possibile era dedicare questa terza edizione a loro: i nostri volontari".
Un impegno che deve necessariamente essere rafforzato, potenziato. Con 42 mezzi, 480 volontari (di cui 240 formati per l’emergenza e la protezione civile), la Misericordia empolese rappresenta oggi una delle realtà più attive, seconda solo a Firenze. Ma il bisogno è sempre tanto, ed è per questo che “We Care“ diventa un’occasione preziosa. "Con i fondi raccolti acquisteremo un mezzo in più, investiremo sulla formazione e sulla strumentazione a supporto del rischio idrogeologico, sui dispositivi di protezione necessari ai volontari per entrare in azione in modo efficiente e sempre più sicuro".