YLENIA CECCHETTI
Cronaca

"Unificate gli assessorati alla sanità e al sociale in una sola delega"

Unificare gli assessorati alla sanità e al sociale sotto un’unica delega, realizzare una mappatura dell’offerta dei servizi sulla Salute Mentale...

. Tra le priorità emerge anche una mappatura dell’offerta dei servizi Salute mentale infanzia adolescenza e adulti nei singoli territori (foto d’archivio)

. Tra le priorità emerge anche una mappatura dell’offerta dei servizi Salute mentale infanzia adolescenza e adulti nei singoli territori (foto d’archivio)

Unificare gli assessorati alla sanità e al sociale sotto un’unica delega, realizzare una mappatura dell’offerta dei servizi sulla Salute Mentale nei singoli territori, istituire tavoli per rendete realtà gli obblighi previsti dalla Legge 68 sugli inserimenti lavorativi, l’istituzione di voucher sportivi. Queste sono solo alcune delle proposte che la Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa rivolge ai candidati e alle candidate alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre.

Partendo dalla necessità di unificare gli assessorati alla sanità e al sociale per "garantire l’integrazione di queste politiche", la Rete propone una serie di azioni che puntano alla creazione di politiche inclusive. Tra queste si richiede "l’attuazione di un programma per la valutazione e la presa in carico della persona con disabilità e autistica adulta anche attraverso l’individuazione di professionisti specializzati che lavori insieme alle Unità di Valutazione Multidisciplinare) zonali per il Progetto di Vita". A questo si aggiunge poi la necessità di effettuare "una mappatura dell’offerta dei servizi Salute mentale infanzia, adolescenza e adulti nei singoli territori: una conoscenza di base che riteniamo necessaria per arrivare a un’analisi dei fabbisogni". La legge 68 sugli inserimenti lavorativi per le ‘categorie di svantaggio’ è un altro dei punti chiave. La Rete chiede infatti che "la Regione si impegni nell’istituzione e nel coordinamento di tavoli per l’attuazione degli obblighi assunzionali previsti dalla legge".

Un’altra proposta riguarda poi l’istituzione di "laboratori protetti", ovvero strutture diurne, destinate a persone con disabilità medio-gravi, che hanno concluso il percorso scolastico e formativo e necessitano di appoggio per svolgere attività occupazionali di diversa natura, anche per conto di aziende esterne. Infine, rafforzare il ruolo degli Ambiti Territoriali, in quanto luoghi "di maggior prossimità al cittadino".