
Il Beat non è un palcoscenico solo per gli artisti più affermati, ma anche per i talenti del Circondario. È...
Il Beat non è un palcoscenico solo per gli artisti più affermati, ma anche per i talenti del Circondario. È questo il caso di Hucc e Skainet (nella foto), due dj e produttori locali, che fanno parte dei tanti giovani artisti che animeranno gli spazi musicali a ingresso gratuito. Hucc, nome d’arte di Lorenzo Rossi, ha 21 anni ma per lui il Beat non è un palcoscenico nuovo: "Produco da 9 anni e suono da 3. Sono da sempre un appassionato di musica, ho iniziato a suonare per far conoscere generi di nicchia e suonare al Beat rappresenta uno step finalmente raggiunto. Ricordo gli anni passati in cui ho più volte chiesto agli organizzatori se potevo suonare, anche se in realtà nel 2023 ero presente come artista". Emergere tra mille voci non è mai facile, spiega: "Essere emergenti sul territorio empolese significa realmente fare una gavetta, sia nella sua espressione più dura che in quella più bella della parola: significa veder crescere una scena che ha le forze per diventare un nuovo culto". Ad accompagnarlo ci sarà Skainet, nome d’arte di Arley Maurizio Vidal, 23 anni: "Ho iniziato ad appassionarmi alle medie, perché mi piaceva l’energia che si creava attraverso il ruolo del dj. A 13 anni, vedevo tutto da fuori, ma è bastato al piccolo me per dire ‘Voglio fare questo’. Poter suonare al Beat è qualcosa di speciale, una grande opportunità". Anche lui spiega che significa ‘emergente’: "Essere sempre pronti a cogliere occasioni, consapevoli che magari non c’è un riscontro economico giusto, ma la passione e la voglia di suonare prevalgono sempre".