GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

"No alla pesca a strappo": le guardie del Wwf a difesa della fauna ittica

Nei corsi d’acqua dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa viene a quanto pare praticata la "pesca a strappo", vietata nei regolamenti...

Quasi tutti gli animali feriti, spiegano i volontari, riescono comunque a fuggire, ma spesso muoiono in seguito per le ferite riportate

Quasi tutti gli animali feriti, spiegano i volontari, riescono comunque a fuggire, ma spesso muoiono in seguito per le ferite riportate

Nei corsi d’acqua dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa viene a quanto pare praticata la "pesca a strappo", vietata nei regolamenti di pesca per proteggere le specie ittiche. Questo è quanto segnalato dal WWF nelle scorse ore, che ha posto in particolare l’accento su questa pratica rilevandola nel Comune di Cerreto Guidi, dove secondo l’associazione ambientalista "esiste uno sbarramento che costringe i cefali in risalita dal mare a fermarsi in numero esorbitante".

L’espressione “a strappo“ si riferisce all’esercitare manovre atte a prendere all’amo ("allamare") il pesce in qualsiasi parte del corpo, tramite l’utilizzo di ancorette, che penetrando nella carne, permettono la cattura dei pesci senza che abbiano abboccato. Quasi tutti gli animali feriti, spiegano i volontari, riescono comunque a fuggire, ma spesso muoiono in seguito per le ferite riportate. Nella frazione di Bassa, prosegue il WWF, sarebbero stati segnalati pescatori italiani e romeni che pescherebbero in questo modo, lanciando un’ancoretta in mezzo al mucchio di pesci e cercando di trarre a riva qualche animale con un ciclo di lanci ininterrotto. E alla luce di ciò, l’associazione ha esternato l’intenzione di aumentare i controlli nell’ottica di contrastare in maniera più efficace questa tipologia di pesca.

"Come guardie giurate volontarie WWF Italia insieme ad altri corpi di polizia – hanno dichiarato Valentina Serandrei, coordinatrice regionale Guardie Volontarie WWF per la Toscana e Guido Scoccianti, delegato regionale WWF - ci stiamo impegnando per contrastare questa pratica, incrementando le attività di vigilanza e controllo nelle zone maggiormente colpite da questo fenomeno e incentivando i cittadini e pescatori locali a segnalare alle autorità competenti situazioni di pesca illegale e bracconaggio ittico. In maniera tale da intervenire tempestivamente".