IRENE PUCCIONI
Cronaca

Silvia Verdiani e le altre vittime, una lunga scia di sangue ricopre la 429

Prima che venisse realizzata la variante sono state decine le persone che hanno perso la vita sul vecchio tracciato. Con il nuovo collegamento il bilancio continua a essere tragico: solo nel 2022 sono morti un automobilista e un ciclista

Silvia Verdiani e le altre vittime, una lunga scia di sangue ricopre la 429

Valdelsa, 19 aprile 2023 – La maledizione della 429. Sia che si parli della vecchia strada sia che si parli di quella nuova, il bilancio, purtroppo, è sempre tragico. L’arteria che attraversa la Valdelsa, dall’uscita della Fi Pi Li fino al raccordo con l’Autopalio, è costellata di croci simboliche. Quando ancora non c’era la cosiddetta variante che bypassa i centri abitati (è in fase di realizzazione l’ultimo ’pezzo’, il lotto 3, che collega Case Nuove di Gambassi Terme all’ingresso di Certaldo) decine sono state le vittime che hanno trovato la morte su questa strada: automobilisti andati a sbattere sui pini ai bordi della carreggiata, scontri frontali, pedoni investiti anche sulle strisce. Le piante, in molti tratti, sono state tagliate (con strascico di polemiche da parte degli ambientalisti), gli attraversamenti pedonali sono stati messi in sicurezza con cartelli luminosi e riverniciature; vicino ai centri abitati sono stati realizzati anche nuovi marciapiedi e nei tratti più pericolosi installati degli autovelox.

Con l’apertura della nuova strada – sia sul versante della provincia di Siena sia su quello della provincia di Firenze – si era creduto di aver risolto il problema della sicurezza: con il traffico pesante dirottato sul nuovo tracciato si sarebbe eliminato gran parte del rischio. Purtroppo non è stato così. O meglio, la nuova strada induce ad andare ad una velocità maggiore. Tanti sono i mezzi pesanti che la utilizzano per raggiungere il senese evitando l’autostrada. E poi c’è il comportamento degli automobilisti al volante, spesso distratti dall’uso del cellulare. ’Variabili’ che messe tutte insieme diventano una miscela esplosiva che in certi casi può provocare incidenti gravi, se non addirittura mortali. Come quello avvenuto all’alba del 7 luglio 2018 nel comune di Certaldo. Una donna di 34 anni di Poggibonsi, Elena Di Cosmo, morì in un incidente stradale avvenuto intorno alle 4.30 sulla variante della 429, tra lo svincolo San Gimignano e Vico d’Elsa. La donna, che viaggiava a bordo di un’auto, si scontrò frontalmente con un camion. La 34enne stava tornando a casa dopo una serata con gli amici.

Soltanto nel corso del 2022 sono state due le vittime. La più recente risale a poco prima di Natale. Era il 22 dicembre quando Alessandro Nogara, 47 anni, in sella alla sua bicicletta è stato investito in pieno da un’auto sulla 429 bis tra Poggibonsi e Certaldo, all’altezza della rotonda poco dopo l’uscita dalla zona industriale di Cusona, nel comune di San Gimignano. L’impatto, avvenuto intorno alle 15.30, non ha lasciato scampo al povero ciclista, figlio di uno dei personaggi più conosciuti nella città delle torri, Simone Nogara, storico presidente del Sangi Calcio. A febbraio, sempre dello scorso anno, sulla nuova 429 aveva perso la vita Carlo Desideri, 34 anni di Castelfiorentino. Alle 4.30 del 10 febbraio con la sua auto si è andato a scontrare frontalmente con un mezzo pesante. L’incidente è avvenuto all’altezza della frazione di Brusciana. Carlo Desideri era molto conosciuto e ben voluto da tutti. La sua particolare passione per il com battimento medievale in armatura lo aveva portato a diventare un atleta della nazionale italiana di questa disciplina sportiva. Era anche il presidente dell’Asd Iron Tower Club, scuola di combattimento storico che opera a Montecalvoli, nel comune di Santa Maria a Monte.