GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Rissa in piazza e scontro fra auto. Pomeriggio da Far West in centro. È polemica sulla “zona rossa“

Acceso diverbio fra un giovane e un adulto. Poi si sono aggiunti i familiari fino all’arrivo della Municipale .

Un rissa nel tardo pomeriggio, conclusasi con uno scontro fra un’auto in movimento e una ferma. Si è verificata mercoledì scorso in piazza Gramsci, con la polizia municipale e i carabinieri chiamati a ricostruire nei dettagli la dinamica dell’accaduto. Stando a una prima ricostruzione, tutto sarebbe iniziato quando un diciottenne originario dell’Albania ha riferito al padre di essere stato aggredito da un connazionale più anziano. Il padre del giovane si è quindi diretto verso il presunto aggressore per confrontarsi e reclamare scuse, ma quest’ultimo avrebbe per tutta risposta chiamato i figli di 30 e 28 anni. E a quel punto sarebbe nata una discussione conclusasi in rissa, al termine del quale il padre del diciottenne avrebbe avuto la peggio. L’uomo, picchiato, sarebbe caduto dalla scalette nella zona del bar teatro. Ed avrebbe dato in escandescenze dopo aver incrociato una pattuglia della municipale in servizio: per ragioni ancora da chiarire (forse dovuto allo stato d’alterazione da alcol) dopo aver discusso con i vigili, l’uomo sarebbe salito a bordo di una vettura ed avrebbe iniziato ad effettuare una serie di testacoda. Ed avrebbe perso il controllo del mezzo sbattendo contro un’Audi parcheggiata. Rischiando peraltro di ferire il proprietario, il quale si sarebbe rifugiato all’interno del proprio mezzo evitando in extremis di essere colpito. Una vicenda dai tratti surreali che si sarebbe protratta per quaranta minuti, con l’arrivo dei carabinieri.

Sulla questione è intervenuta la Lega, ricordando le richieste dell’esercito alla stazione e l’elevazione a tenenza dei carabinieri a Castelfiorentino avanzate in consiglio e bocciate. "I fatti parlano chiaro: la tanto sbandierata “zona rossa“ si dimostra essere solo propaganda. Senza forze dell’ordine rafforzate e un presidio continuativo sul territorio, soprattutto nelle ore notturne, ogni misura di sicurezza risulta inefficace. La realtà è sotto gli occhi di tutti – hanno detto i consiglieri Susi Giglioli ed Angelo Fiore – questo episodio si aggiunge a quello di pochi giorni fa, quando un magrebino è stato spinto giù da un muretto alto sei metri al culmine di una lite, proprio a dimostrazione di un’escalation che non può essere più ignorata. Sulla sicurezza non faremo nessun passo indietro". Per contro la sindaca Francesca Giannì ha difeso l’utilità della “zona rossa“. "Sono in corso i successivi provvedimenti di competenza di autorità giudiziaria, carabinieri e polizia municipali, per agire con i controlli previsti in casi del genere – ha detto a proposito dell’episodio – si trattava a quanto ci risulta di una lite fra privati, avvenuta in luogo pubblico. Stiamo effettuando una serie di accertamenti, ma riteniamo in generale che la zona a vigilanza rafforzata ex art. 2 TULPS, svolga anche un’importante funzione di deterrenza. E le norme della vigilanza rafforzata continueranno a essere in vigore per tutta l’estate".

Giovanni Fiorentino