
Un addetto nella sala operativa da cui è stata gestita l’operazione di rimozione dell’ordigno bellico (Tommaso Gasperini/Germogli)
"Faccio i complimenti a tutto il coordinamento effettuato dal Centro operativo dell’Unione dei Comuni con Alessandro Annunziati e Monica Salvadori e un plauso ai Comuni di Empoli e Vinci. Le squadre di volontariato coinvolte sono state preziosissime e senza di loro non sarebbe stata possibile tutta questa operazione". Simona Rossetti, sindaca delegata alla Protezione Civile dell’Unione dei Comuni, ha così ringraziato le squadre di volontari coinvolte nelle operazioni collaterali alla rimozione dell’ordigno bellico inesploso rinvenuto a Empoli. Nei giorni scorsi l’intero sistema di Protezione civile dell’Empolese Valdelsa è stato mobilitato: le attività sono state coordinate dal Centro di coordinamento soccorsi della Prefettura e dai Centri operativi comunali di Empoli e Vinci, in linea con i piani di evacuazione prestabiliti. La giornata ha registrato un’intensa attività, con il Ccs e il Coi operativi fin dalle prime ore del mattino al Terrafino.
Sono state schierate circa trenta squadre di volontari provenienti da tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, che hanno affiancato le forze dell’ordine nel controllo dei varchi veicolari e pedonali lungo i confini della ’Zona rossa’. Un’attenzione particolare è stata dedicata all’assistenza dei cittadini con difficoltà sanitarie o motorie. Il Centro operativo ha lavorato in stretta sinergia con la Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa, il coordinamento degli infermieri e il coordinamento dei medici dell’Asl Toscana Centro. Per diverse settimane è stato condotto un censimento delle persone impossibilitate a lasciare autonomamente le proprie abitazioni e a seguito di una valutazione sanitaria da parte dell’Asl, la SdS ha disposto il trasferimento degli utenti in questione verso strutture sanitarie adeguate. Dal giorno precedente alla rimozione dell’ordigno, sono stati seguiti 11 casi, mentre domenica mattina sono state assistite 50 persone. Per garantire spostamenti sicuri e idonei alle loro condizioni, la Protezione civile ha impiegato mezzi specializzati per persone con difficoltà motori. Nelle aree di accoglienza le “Special Care Unit“: qui, i team Svei per le emergenze hanno supportato il censimento dei cittadini arrivati, fornendo una valutazione preliminare delle loro necessità socio-sanitarie. "Un grazie va a chi ha lavorato a questa giornata, dal personale tecnico a tutti i volontari: un grande lavoro di squadra", ha concluso il presidente dell’Unione dei Comuni, Alessio Mugnaini.