FRANCESCO STORAI
Cronaca

Muore folgorato da un fulmine. Il racconto-choc della testimone: “Lo abbiamo visto a terra, è stato terribile”

Sauro Bellini, 65 anni, era in giardino per dare da mangiare ai cani. Non era in corso un temporale, raccontano i vicini: “Abbiamo sentito solo un tuono molto forte. Abbiamo chiamato i soccorsi, ma non potevamo fare più nulla per aiutarlo”

Sauro Bellini, 65 anni (nella foto piccola), era in giardino per dare da mangiare ai cani quando un fulmine si è abbattuto su di lui. Nell'immagine il luogo della tragedia alla quale hanno assistito i vicini

Sauro Bellini, 65 anni (nella foto piccola), era in giardino per dare da mangiare ai cani quando un fulmine si è abbattuto su di lui. Nell'immagine il luogo della tragedia alla quale hanno assistito i vicini

Castelfiorentino (Firenze), 2 settembre 2025 – Un tragico appuntamento con il destino, di quelli che sembrano scritti con l’inchiostro dell’assurdo. Sauro Bellini, 65 anni, pensionato residente a Pescia ma originario di Castelfiorentino, ha perso la vita sabato mattina a Castelfiorentino in circostanze che hanno dell’incredibile. Erano circa le 10.30 quando l’uomo si trovava nel retro della casa dei genitori, in via della Granocchiaia, una zona di campagna compresa tra il fiume Elsa e la linea ferroviaria, a nord del paese di Castelfiorentino. Aveva appena riportato a casa il suo cane da caccia dopo una sgambata nei campi e, sceso dall’auto, si era chinato per riempire una ciotola d’acqua. Un gesto quotidiano, semplice, trasformato in un istante in tragedia.

Mentre Sauro sistemava la ciotola, un fulmine si è abbattuto a pochi metri da lui, centrando un albero nel terreno dei genitori. Sul tronco era fissato un filo metallico utilizzato per stendere i panni. La scarica elettrica ha percorso sia l’albero sia il filo, propagandosi poi fino alla ciotola metallica che l’uomo teneva tra le mani. La scarica è stata letale: la ciotola è implosa, attraversata dall’energia elettrica, e il corpo di Sauro è stato investito dall’energia elettrica sprigionata del fulmine. L’uomo è caduto a terra senza avere il tempo di reagire. Per ore nessuna persona si è accorta di quanto accaduto. Solo dopo l’una, la badante della madre dell’uomo, insospettita dall’assenza d’acqua in casa, è scesa verso il pozzo. È stata lei a scoprire il corpo esanime della vittima.

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Uomo colpito e ucciso da un fulmine, il luogo della tragedia

"L’ho chiamato più volte – racconta sconvolta – ma non rispondeva. Mi sono avvicinata e ho capito che era successo qualcosa di terribile”. Insieme al marito ha allertato immediatamente il 118 e chiesto aiuto ai vicini. Uno di loro, Simone Squarzolo, ricorda quei momenti con voce rotta: “Abbiamo visto Sauro riverso a terra, immobile. Il marito della badante era in videochiamata con il 118, ci hanno chiesto di girarlo. Lo abbiamo fatto e purtroppo abbiamo capito che non respirava più e che non poteva fare più nulla per aiutarlo”. Sul posto non era in corso un classico temporale estivo. Testimoni raccontano di aver sentito un solo tuono fragoroso intorno alle 10.30, poi più nulla. “Non ci sono stati altri fulmini – conclude un vicino di casa –. Solo quello, terribile, che ha colpito il povero Sauro. Voglio solo sperare che non si sia accorto di nulla”.

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Le probabilità di un simile evento sono infinitesimali. Secondo le statistiche, il rischio di essere colpiti direttamente da un fulmine è di circa 1 su 2 milioni. Essere investiti ’di rimbalzo’, attraverso un albero, un filo metallico e una ciotola anch’essa di metallo, appare ancora più improbabile. Eppure la concatenazione micidiale di quegli elementi non ha lasciato scampo all’uomo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno analizzato con attenzione la scena. Hanno constatato come la ciotola sia implosa e parte del filo metallico sia stato letteralmente fuso, sciolto dal calore generato dalla scarica, capace di sprigionare un amperaggio elevatissimo. Anche il medico legale, dopo una prima ispezione, ha riscontrato una lesione riconducibile al punto di entrata del fulmine, senza tuttavia individuare chiaramente un foro di uscita: un dettaglio insolito che richiederà ulteriori accertamenti, anche se non vi sono dubbi sull’origine accidentale e tragica della morte. La comunità di Castelfiorentino è rimasta profondamente colpita.

«Non dormo da sabato – racconta la badante della madre della vittima –. Non riesco ancora a credere a questa tragedia". Il dolore si mescola allo sgomento davanti a un evento tanto raro quanto fatale, che ha portato via in pochi istanti un uomo conosciuto e stimato. I cani da caccia di Sauro, ospitati in un ampio recinto vicino all’abitazione, sono stati presi in carico da un’associazione di volontariato, che già dal giorno dell’incidente si è occupata di accudirli insieme alla stessa badante. Resta ora da fissare la data delle esequie. Intanto, in paese, la notizia si è diffusa tra lo sgomento e l’incredulità. “Era un brav’uomo, amava molto i suoi cani. Mi dispiace tantissimo”, conclude Fanny Maletesti, residente non lontano dal luogo della tragedia.