YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Maxi antenna davanti alle case: sale la rabbia, nasce un comitato. "Preoccupati per la salute"

Residenti di via Val Pusteria sulle barricat e: "Una torre enorme proprio vicino alle nostre finestre "Vogliamo lo stop definitivo, si trovino soluzioni alternative". Mobilitazione pure in via Chiarurgi

La protesta di alcuni residenti di via Val Pusteria dove dovrebbe sorgere la nuova antenna (Gasperini/FotocronacheGermogli)

La protesta di alcuni residenti di via Val Pusteria dove dovrebbe sorgere la nuova antenna (Gasperini/FotocronacheGermogli)

Empoli, 4 maggio 2024 – Dalla protesta alla costituzione di un comitato; se il cantiere al momento è in ’standby’, non si ferma la battaglia dei cittadini. Si chiama ’No antenna Empoli’ il gruppo che riunisce i residenti tra via Val Padana e via Val Pusteria (zona via delle Valli, scuole di via Sanzio, Santa Maria a Ripa) preoccupati per l’installazione di un impianto per conto di un gestore privato della telefonia mobile in un’area pubblica vicino alle abitazioni. Cartelli e rete arancione per delimitare l’area - nel parcheggio di fronte alle case di edilizia popolare - camion, ruspe e operai erano comparsi tra il 22 e il 24 aprile scorso. Nessuno però, a detta dei cittadini, ora sul piede di guerra, era stato avvisato.

«Si tratta di un cantiere per la realizzazione di una gigantesca antenna a torre, detta stazione radio base - fa sapere Andrea Greco, che abita in via Val Padana e ha dato vita al comitato spontaneo - Antenna che sorgerà proprio sotto la finestra di camera mia. Non ho nessuna intenzione di vivere sotto l’esposizione permanente, continua ed intensiva di radiazioni elettromagnetiche emesse da una stazione Radio Base potentissima, e così credo non vogliano gli abitanti della zona".

No alle installazioni in prossimità di abitazioni e zone urbane densamente abitate e popolate. "Una volta terminata - continua Greco - l’antenna sarà alta circa 25-40 metri e, attivata, sarà una sorgente gigantesca di radiazioni elettromagnetiche che irradieranno costantemente le abitazioni vicine. Senza contare l’impatto ambientale; deturpa il contesto e danneggia il decoro abbassando il valore economico degli immobili". Il collettivo di cittadini, insomma, si è riunito per un’unica voce di protesta. Obiettivo, bloccare l’installazione di antenne a ridosso delle abitazioni. "Non sappiamo quali danni questa opera ci potrà causare - sbotta Roberto Verdiani, un residente di via Val Pusteria, che abita al quinto piano e che, nei giorni scorsi, aveva preso parte alla protesta dei cittadini sul luogo del cantiere - Ci meritiamo delle spiegazioni, delle rassicurazioni sulla nostra salute. Non ci sembra un luogo adatto, questo. Ci sono i giardini qui, tanti bambini che giocano". Della stessa idea Sandro Tamburini. "Spero di avere l’occasione di chiedere a sindaco e assessori e a chi ha deciso questa ‘disgrazia’, il perchè sia stata scelta questa area. Ve la sareste messa un’antenna nel vostro giardino?".

Al civico 13 di via Val Pusteria abita anche Vincenzo Montalbano. "Nel mio palazzo ci sono 24 famiglie. Ma in totale gli edifici coinvolti sono almeno quattro, con un centinaio di famiglie interessate da questa questione. Non ci è arrivata alcuna comunicazione circa l’inizio dei lavori. Chi si assume la responsabilità di eventuali effetti nocivi per la salute?".

Questa non sarà l’unica installazione in città. Un altro gruppo di cittadini è in apprensione per un’antenna della telefonia mobile spuntata proprio in questi giorni in via Chiarurgi, vicino a piazza Pulidori, a ridosso del centro storico empolese sopra un palazzo all’altezza di via delle Chiassatelle.

«Il comitato - fanno sapere i promotori di No antenna Empoli - nasce con lo scopo di coordinare le azioni e di essere un interlocutore unico verso le amministrazioni comunali rispetto a questa materia. E’ importante trovare soluzioni alternative e porre uno stop definitivo ai lavori in prossimità o a ridosso delle abitazioni".

Ylenia Cecchetti