
Le autorità al taglio del nastro avvenuto ieri mattina: la nuova è stata pensata per diventare un punto di riferimento della comunità (fotoservizio Tommaso Gasperini/ FotocronacheGermogli)
Un polo sanitario costruito ex novo, funzionale e green. Ma soprattutto pensato per mettere al centro la medicina di prossimità. E’ stata inaugurata ieri la prima palazzina che ospita la nuova Casa della Comunità di Montespertoli, a poco più di un chilometro dalla preesistente Casa della Salute nel centro del paese. Oltre seicento metri quadrati di superficie strutturati su due livelli; qui trovano spazio 13 ambulatori mentre all’esterno c’è un parcheggio esclusivo di 300 metri quadri. L’intervento edilizio è stato realizzato dal Comune di Montespertoli. Benvenuta, dunque, a una struttura all’avanguardia, in linea con l’obiettivo del Pnrr di costruire una rete di medicina territoriale capillare. Il costo per l’edificio A, fresco di inaugurazione, è stato di oltre 2,3 milioni di euro, sostenuto con fondi pubblici di Asl e Regione. L’investimento complessivo per l’intero polo supera i 4 milioni di euro.
Aperta h24, sette giorni su sette, la Casa della Comunità offrirà tutti i servizi della medicina generale, della specialistica e della diagnostica di primo livello. Nella palazzina si sono già trasferiti personale e attività che si trovavano nella preesistente struttura: 7 medici di famiglia e un pediatra di libera scelta, oltre agli specialisti, all’ostetrica, all’infermiere di famiglia, al personale di segreteria e Cup e agli amministrativi. Tra gli altri servizi sono stati trasferiti i prelievi, il servizio sociale, la diagnostica di base, i programmi di screening e vaccinazioni e gli ambulatori per l’attività del consultorio familiare. Si sta lavorando per portare quanto prima il servizio di continuità assistenziale. "Le Case di comunità sono la vera rivoluzione della nostra sanità territoriale – è intervenuto il presidente della Toscana, Eugenio Giani - .Un modo, nel segno della Toscana diffusa, per offrire soprattutto agli anziani e ai malati cronici che hanno bisogno di un’assistenza protratta nel tempo, risposte ai bisogni di salute il più vicino possibile a dove abitano. Sono 77 le strutture in tutta la regione su cui abbiamo investito, con ristrutturazioni o nuove edificazioni. Vogliamo arrivare a 120. Questi presidi sono veri e propri hub di salute dove medicina generale, specialistica, servizi sociali, prevenzione e diagnostica di primo livello si incontrano, garantendo risposte tempestive e personalizzate. Così si razionalizza il ruolo del medico di base, con un approccio nuovo per dare assistenza in territori come questo, dove l’ospedale non c’è".
"Sarà il luogo della cura e dell’attenzione verso i cittadini - ha commentato la presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa Francesca Giannì-. Non una scatola vuota, ma il luogo della presa in carico completa, dove il fulcro è l’alleanza medico-paziente. Ci saranno anche assistenti sociali, indispensabili in un mondo che ci vede sempre più soli". Per arrivarci è stato lungo il percorso amministrativo, tecnico e politico, riavviato nel 2019 con la giunta Mugnaini. "Un percorso a ostacoli - ha sottolineato il sindaco Alessio Mugnaini - iniziato 15 anni fa, con una prima gara fallita insieme al consorzio che ne era aggiudicatario, con l’approvazione del nuovo progetto nel 2019, la firma dell’ accordo ad aprile 2020 in piena pandemia, i ricorsi, la crisi dei prezzi dei materiali scatenatasi con la guerra in Ucraina e tutte le difficoltà del caso. Un cantiere difficile, il più sfidante mai portato avanti. Ma oggi è un giorno storico per Montespertoli. Dopo 40 anni cambia l’asse dei servizi pubblici nel capoluogo". Da domani tutti i servizi attivi.