La città torna a celebrare Masolino: sarà presto svelato il volto rinato del "Sant’Ivo tra i pupilli". E così, dopo secoli di oblio, un capolavoro del primo Rinascimento torna a splendere. Il "Sant’Ivo tra i pupilli" di Masolino da Panicale, custodito nella chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, è stato restaurato e restituito alla comunità in tutta la sua straordinaria bellezza. Dopodomani alle 18.30, proprio nella suggestiva cornice della chiesa in via dei Neri, verranno presentati al pubblico i risultati di un intervento che rappresenta non solo un recupero artistico, ma un atto di memoria e identità per la città di Empoli. All’evento interverranno don Guido Engels, proposto della Collegiata di Sant’Andrea, il sindaco Alessio Mantellassi, Barbara Tosti per la Fondazione Cr Firenze e Stefano Cappelli, main sponsor e mecenate dell’operazione. I dettagli verranno illustrati dalle funzionarie della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, Laura Torricini ed Elena Alfani, insieme alla restauratrice Lidia Cinelli, che ha condotto i lavori. Un tesoro riscoperto e restituito: eseguito a buon fresco nel 1424, il "Sant’Ivo tra i pupilli" fu riscoperto nel 1943 sotto lo scialbo durante una campagna di saggi diretta da Ugo Procacci, che riportò alla luce le straordinarie pitture quattrocentesche della chiesa.
Il frammento venne strappato nel 1958 e da allora è stato esposto in numerose mostre internazionali, testimonianza viva del genio di Masolino, tra i pionieri della pittura rinascimentale. L’attuale intervento si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione delle opere di Masolino, iniziato in occasione della mostra "Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento", organizzata dal Comune di Empoli e dalla Fondazione Cr Firenze. L’esposizione, tenutasi nella prima metà del 2024, ha riunito il più grande numero di opere dell’artista mai presentato insieme, provenienti da collezioni prestigiose come le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana e molti altri. Ora, il ritorno di un capolavoro. Grazie al contributo della Fondazione Cr Firenze (che ha investito 3.200 euro) e al supporto di Stefano Cappelli della ditta Colorificio Cappelli di Empoli (che ha donato alla causa 5.200 euro, tramite piattaforma dell’Artbonus, dove era stato inserito il progetto di restauro), è stato possibile portare a compimento l’opera. Oltre 8mila euro di investimento per portare alla luce inediti dettagli iconografici e stilistici che arricchiscono la lettura dell’opera e testimoniano il talento innovativo di Masolino. Un viaggio tra arte, storia e spiritualità che sarà raccontato nella presentazione pubblica di venerdì.