L’artista Marco Lodola, esponente del Nuovo Futurismo, interpreta Giovanni Boccaccio in occasione delle celebrazioni per i 650 anni dalla sua morte e realizza il logo delle celebrazioni stesse per l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Un’effigie pop per accompagnare, in un percorso visivo ben riconoscibile, gli appuntamenti e gli eventi che segnano le tappe di questo 2025. La presentazione ufficiale è avvenuta ieri durante la Scuola Estiva dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, quattro giorni di lezioni e incontri a Casa Boccaccio, rivolti ai giovani studiosi con l’obiettivo di approfondire la conoscenza di Boccaccio grazie alle discipline di studio più avanzate.
Il logo disegnato da Lodola racchiude “l’essenza di Boccaccio, celebrandone la grandezza con un’immagine dinamica, moderna e dai colori accesi. La figura dello scrittore appare con un profilo accennato, lo sguardo verso il futuro, simbolo della sua visione innovativa e della sua capacità di anticipare i tempi. Tra le mani, tiene un libro, forse il Decameron, emblema del suo contributo alla letteratura e alla cultura italiana. Sulla testa, la corona d’alloro, distintivo dei poeti, suggella il suo ruolo di protagonista della letteratura trecentesca“.
"Marco Lodola, con la sua visione vivace e luminosa, porta l’arte a dialogare con la narrativa di Boccaccio - ha detto Giovanna Frosini presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio – Un potente strumento di comunicazione che ne rilancia il messaggio, evidenziando una visione letteraria ancora attuale". "L’arte di Marco Lodola crea ora un ponte tra la cultura trecentesca e le sensibilità contemporanee, rendendo Boccaccio una figura più vicina ai giovani e ai nuovi linguaggi artistici" ha commentato Maurizio Fiorilla vice presidente dell’Ente Boccaccio. "È la prima volta che mi avvicino al Trecento toscano, e fin da subito la proposta dell’Ente Boccaccio mi ha entusiasmato: un Boccaccio volutamente presentato nella sua espressione giovane, di autore che ha rivoluzionato la letteratura, precursore di un nuovo modo di raccontare la società e l’essere umano", il commento dell’artista Marco Lodola.