GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

La Pesa non esiste più. Siccità e prelievi: è una strage di pesci: "Dramma che si ripete"

L’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi lancia l’allarme: "I volontari riescono a salvare solo una parte della fauna, il resto non ce la fa". La buona notizia: da parte di Ait no all’incremento dei prelievi idrici .

L’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi lancia l’allarme: "I volontari riescono a salvare solo una parte della fauna, il resto non ce la fa". La buona notizia: da parte di Ait no all’incremento dei prelievi idrici .

L’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi lancia l’allarme: "I volontari riescono a salvare solo una parte della fauna, il resto non ce la fa". La buona notizia: da parte di Ait no all’incremento dei prelievi idrici .

di Giovanni FiorentinoMONTELUPO FIORENTINO"Lo scorso lunedì si è interrotto il deflusso ecologico in bassa Val di Pesa. Si era interrotto domenica scorsa già sul Virginio, su cui la scorsa domenica avevamo effettuato un primo intervento di salvataggio della fauna selvatica. Possiamo dire, purtroppo, che l’ecosistema è già entrato in emergenza". E’ l’allarme lanciato dall’assessore all’ambiente di Montelupo Fiorentino, Lorenzo Nesi, in merito alla siccità riguardante la Pesa che anche quest’anno rischia di creare danni non da poco alla fauna del luogo. Le alte temperature registrate in questi giorni che favoriscono l’evaporazione dell’acqua (unite all’utilizzo della risorsa idrica) hanno fatto calare drasticamente il livello del torrente, che in più punti appare ormai in secca. Con tutto ciò che ne consegue. "Un volontario ha fatto nelle scorse ore un sopralluogo alla foce della Pesa, dove l’acqua spariva ad un ritmo impressionante – ha aggiunto Nesi – causando una moria di avannotti, girini e ghiozzi. Siamo intervenuti, ma siamo riusciti a salvarne solo una parte: per tanti pesci ed animali che vivono nel letto del corso d’acqua non c’è stato nulla da fare. Ci stiamo attrezzando per rispondere, ma è il “solito“ dramma che ha ripreso il via".

Lo scorso anno, l’amministrazione comunale aveva comunicato ad Acque ed all’Autorità Idrica Toscana il proprio parere contrario allo scavo di un nuovo pozzo ad uso idropotabile, per un "no" motivato proprio dalla volontà di salvaguardare la Pesa e l’ecosistema. La giunta Londi chiedeva di arrivare ad un riduzione dei prelievi idrici dal fiume, facendo presente come una delle cause principali della siccità della Pesa in estate sia rappresentata dalla captazione dell’acqua dalla falda del torrente per gli acquedotti pubblici su tutta la valle. Scene di siccità già viste anche nelle scorse estati: anche due anni fa, diversi volontari intervennero (dopo aver contattato il comitato del Contratto di Fiume Pesa e coordinandosi con la Regione) per salvare i pesci dal letto del torrente ormai quasi del tutto prosciugato, portandoli verso la briglia dei Lecci. Scene che si sono già ripetute anche nei giorni scorsi, a quanto pare. Anche se, conclude Nesi, potrebbero esserci novità.

"Per quanto riguarda la questione legata al nuovo pozzo, AIT ha fatto sapere che non incrementerà i prelievi idrici. E’ sicuramente un passo avanti, ma non ci soddisfa perché reputiamo ci sia una situazione da migliorare, non da mantenere – ha chiosato l’assessore – abbiamo se non altro ottenuto, sempre dall’Autorità Idrica, la promessa di uno studio approfondito della risorsa sotterranea che dovrebbe essere affidato entro la fine del mese. Uno studio che per noi è importante: conoscendo la falda, sarà possibile intervenire in maniera più efficace. Con l’obiettivo di risolvere le criticità ormai note da troppo tempo".