
Marco Frulloni ha aperto il suo nuovo negozio in piazza don Minzoni numero 7
di Elisa Capobianco
Una notizia doppia e di quelle belle che fanno – doppiamente – bene alla città. A cinque anni di distanza dalla chiusura della storica edicola della stazione ferroviaria di Empoli, in piazza don Minzoni torna una rivendita di giornali con annessi tabacchi e servizi di ricevitoria a 360 gradi. Il sogno imprenditoriale di Marco Frulloni ha preso forma segnatamente al civico sette, in un ampio fondo commerciale da tempo vuoto. "Credo profondamente in questo settore e credo nelle potenzialità della mia adorata città che ha tanto da offrire", ha esordito ieri accogliendo i clienti nel primo giorno di lavoro.
Frulloni, in realtà, non è nuovo al mestiere. Anzi. Sua l’edicola portata avanti nel chiosco di via Carrucci per quattro anni. "Lo rilevai nel 2021 da Franco Hrovat che l’aveva ereditato dalla madre Pina, che l’aveva ereditato dai suoi genitori (Corrado e Annina Ramagli, ndr) portando avanti una tradizione lunga settant’anni – ricorda Frulloni –. È stata un’avventura interessante, resa ancora più preziosa dal supporto dei ’miei’". Piero e Maria Frulloni, infatti, avevano a loro volta curato con infinito amore l’edicola di Ponzano per oltre un decennio, fino alla pensione. Pensione che non ha smorzato la passione per questa professione. Tant’è che ieri entrambi sono magicamente apparsi a dispensare sorrisi propiziatori. "Il loro esempio è stato importante – prosegue ringraziandoli il figlio Marco –. Ho imparato tanto da babbo e mamma, ho passato molto tempo nel negozio di Ponzano a osservarli in azione, ad aiutarli. L’esperienza fatta mi ha permesso poi di togliermi delle soddisfazioni in via Carrucci e adesso spero qui, in piazza don Minzoni".
Nota a margine: non si tratta di una nuova ulteriore edicola in centro, purtroppo no, perché al momento l’ex chiosco degli Hrovat è rimasto vuoto... magari in attesa di un progetto alternativo?! Ma il trasferimento del punto vendita ampliato nella zona della stazione dei treni è un segnale positivo da svariati punti di vista. Innanzitutto perché riporta un presidio della cultura, dell’informazione in un luogo nevralgico della città – sinceramente l’assenza di un’edicola nei pressi di uno snodo ferroviario di simile rilievo regionale costituiva un unicum a livello planetario –; e, inoltre, perché è un faro in più che si accende anche come presidio per la sicurezza e per la socialità, un’altra tessera di quel percorso promosso dalle stesse istituzioni per rendere più vitale e vivibile il quartiere.
"Il chiosco di via Carrucci iniziava a starmi stretto... Ho tanti progetti e molta voglia di fare – anticipa il ’nuovo’ edicolante –. Sono edicola con un vasto assortimento di quotidiani e riviste, sono tabacchi e ricevitoria. Da me si possono fare pagamenti, ricariche telefoniche, comprare biglietti per i trasporti ma anche giocattoli, bigiotteria e presto aggiungerò nuovi servizi, specializzandomi pure nella spedizione di pacchi e denaro. Il mio obiettivo è soddisfare le persone e rispondere al meglio alle loro esigenze. Non a caso ho chiamato il negozio “Tabacchi edicola empolese“. Amo Empoli e voglio renderla un posto migliore. Vedo che c’è un buon movimento di idee. Mi riferisco agli eventi organizzati a tappeto e alle opere di manutenzione che stanno dando i propri frutti. Noto anche un incoraggiante flusso di turisti che trovano qui una soluzione logistica per spostarsi tra le province. Sono convinto che con l’impegno di tutti le ricadute economiche e sociali saranno notevoli". Insomma, non resta che fare l’in bocca al lupo a Marco.