ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Salvò una ragazza a bordo del treno, Giani ringrazia l’infermiere-eroe

Salvatore Castagna, in servizio al presidio di Castelfiorentino, soccorse una 35enne priva di conoscenza. Le sue manovre anti-shock per farla riprendere in attesa dell’ambulanza gli sono valse un riconoscimento

Salvatore Castagna, infermiere del presidio di Castelfiorentino

Salvatore Castagna, infermiere del presidio di Castelfiorentino

Empoli, 12 giugno 2025 – Per l’infermiere fuori servizio che ha salvato una ragazza sul treno è arrivato anche il ringraziamento pubblico dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Salvatore Castagna, infermiere del presidio ospedaliero di Castelfiorentino, ha compiuto un gesto straordinario mentre era fuori servizio – scrive il presidente sul social ufficiale –. Salito su un Regionale, ha prontamente soccorso una donna di 35 anni che aveva perso conoscenza, praticando manovre anti-shock che le hanno permesso di riprendersi prima dell’arrivo del 118. Un esempio straordinario di prontezza e dedizione che merita il nostro più sentito ringraziamento di tutta la Toscana. Grazie, Salvatore!”.

Il riferimento è all’episodio raccontato da La Nazione il primo giugno con protagonista appunto il professionista di San Gimignano che raccontò, non senza emozione, l’impresa compiuta nel giorno libero.

“Alle 14 ero in stazione a Castelfiorentino proprio per prendere il 18224 Siena-Firenze – ricostruì sulle nostre pagine –. Appena a bordo ho sentito gridare e chiedere aiuto dal vagone accanto. Sono corso a vedere qualificandomi come infermiere, sebbene fuori servizio e quindi senza divisa. Mi sono fatto largo tra i passeggeri e ho raggiunto lo scompartimento dove una ragazza era letteralmente collassata”. La testa reclinata, le palpebre chiuse, il respiro affannato. “La situazione mi è apparsa subito in tutta la sua complessità – spiegò Castagna –. La ragazza era priva di conoscenza. Ho attuato le manovre anti-shock per metterla in sicurezza e aiutare il suo corpo a reagire nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118”. Una prontezza che ha permesso di evitare conseguenze gravi se non addirittura gravissime.