Martina Vacca
Cronaca

Denisa e Ana, le ruspe nel giardino degli orrori. Il sospetto: ci sono altri resti umani

Frenetiche ricerche nei dintorni dell’abitazione di Vasile Frumuzache, che ha confessato due delitti. Non solo: si cercano anche un paio di pozzi nelle vicinanze, potrebbero nascondere nuovi misteri

Denisa e Ana, le ruspe nel giardino degli orrori. Il sospetto: ci sono altri resti umani

Montecatini Terme (Pistoia), 12 giugno 2025 – Potrebbero essere tracce e frammenti di resti umani quelli rinvenuti ieri nel giardino della casa di Vasile Frumuzache, in via Rubattorno a Monsummano, in provincia di Pistoia, dai cani molecolari del Sis, la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri, e dai carabinieri di Monsummano e del comando provinciale che per tutto il giorno sono stati impegnati nelle operazioni di scavo. Nella casa dell’uomo inoltre i carabinieri hanno effettuato altri sopralluoghi con il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli. Il sospetto che Frumuzache, la guardia giurata di 32 anni, reo confesso dell’omicidio Denisa Paun, 30 anni, uccisa a Prato il 15 maggio, e di Ana Maria Andrei, 27 anni rumena, scomparsa da Montecatini un anno fa, possa aver ucciso altre donne è molto alto. La comparazione dei due delitti fa ipotizzare un’azione seriale.

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Unità cinofile e vigili del fuoco al casolare di Via delle Panteraie per cercare eventuali nuove vittime di Vasile Frumuzache

Ed è per questo che ieri, per tutto il giorno, si è scavato nel campo accanto alla casa del killer. E non solo. Dalla mattina, i carabinieri insieme al procuratore capo di Pistoia, Tommaso Coletta, hanno coordinato le operazioni di disboscamento dei vigili del fuoco di un’ampia vegetazione incolta, accanto al casolare degli orrori, quello di Montecatini Alto, dove sono stati ritrovati, la scorsa settimana, i resti di Denisa Paun, e quelli che con tutta probabilità potrebbero appartenere a Ana Maria Andrei.

A confermarlo sarà l’esame medico legale e quello genetico sui resti, esposti alle intemperie per un anno. Ieri il sostituto procuratore Chiara Contesini ha affidato l’incarico e nel pomeriggio si è svolta nell’ospedale San Jacopo l’autopsia, eseguita dalla dottoressa Luciana Sonnellini. Un esame che dovrà rispondere a quesiti ad ampio raggio. Primo fra tutti, capire la data esatta della morte della vittima, ma anche le modalità con cui la stessa è stata inflitta dall’assassino.

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Nei prossimi giorni, poi, il materiale repertato nell’ospedale di Pistoia sarà consegnato a Careggi, alla Forensic Genetic Unit, per essere analizzato dal dottor Ugo Ricci, che dovrà compararlo con il profilo genetico depositato da parenti della povera Ana Maria Andrei, per capire se quei resti appartengano o meno alla ragazza scomparsa un anno fa a Montecatini.

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Le unità cinofile impiegate nel terreno circostante l’abitazione del killer

Intanto per tutta la giornata si è scavato nel giardino della casa in cui il killer viveva con la sua famiglia a Monsummano, accanto ai giochi dei bambini. Tre buche profonde quasi due metri. In una i carabinieri si sono fermati e hanno indossato le tute bianche e i calzari da laboratorio. Ancora non vi è nessun riscontro ufficiale, ma a lungo i carabinieri sono rimasti sul posto a fare prove, dopo aver allestito un tavolo con gli strumenti e i reagenti necessari per la verifica di possibili tracce. Non si esclude nemmeno un’altra pista, quella di altri due luoghi dove si potrebbe cercare. Si tratterebbe di due pozzi, di cui uno artesiano, a poca distanza dalla casa.

Quanto al casolare di Montecatini Alto, le operazioni andranno avanti anche oggi. “Pulire tutto dalla boscaglia? Sarà un lavoro immane”, commenta uno degli operai impiegati sin dalla mattina nei lavori di bonifica sotto un caldo cocente.