DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Killer delle escort. Sulle auto di Ana e Vasile nuovi accertamenti

Non è ancora stata restituita alla famiglia la salma di Ana Maria Andrei, la prima escort uccisa lo scorso anno...

I rilievi della scientifica nei pressi dell’abitazione di Vasile Frumuzache a Monsummano dove è stata trovata anche l’auto di Ana Maria (Goiorani)

I rilievi della scientifica nei pressi dell’abitazione di Vasile Frumuzache a Monsummano dove è stata trovata anche l’auto di Ana Maria (Goiorani)

Non è ancora stata restituita alla famiglia la salma di Ana Maria Andrei, la prima escort uccisa lo scorso anno da Vasile Frumuzache, 32 anni, che ha ammesso di essere anche l’autore dell’omicidio di Denisa Maria Adas. I corpi delle due giovani sono stati ritrovati in un casolare a ridosso delle colline delle Panteraie. Il corpo di Ana Maria non è ancora stato riconsegnato ai suoi cari, perché ci sono vari accertamenti ancora in corso da parte dei carabinieri, diretti dal sostituto procuratore Chiara Contesini. Alcuni di questi riguardano la Bmw di Andrei, trovata nel garage dell’abitazione di Frumuzache. Sono previste anche analisi sulla macchina dell’omicida e sui tabulati telefonici dei cellulari usati dalla guardia giurata. Inoltre si profila sempre di più l’idea che l’uomo abbia agito in modo autonomo e non sarebbe coinvolto nel racket delle escort.

Frumuzache è stato aggredito in carcere a Prato, poco dopo il suo arrivo, alcune settimane fa. Ionut Cristi Guma, per un breve periodo fidanzato con Ana Maria e suo lontano parente, ha gettato una terribile miscela di olio bollente e zucchero, all’interno del carcere di Prato, ed è accusato di aver prodotto uno sfregio permanente al volto del responsabile della morte della donna. "Gli ho chiesto perché avesse ucciso quelle ragazze – ha raccontato Guma al procuratore capo di Prato Luca Tescaroli – e lui mi ha risposto che non stava bene con la testa". Guma ha perso la testa e ha preparato l’olio bollente e lo zucchero, tornando a lanciarli in faccia a Vasile. L’omicida è stato trasferito nel centro medico di Sollicciano, con il viso completamente bendato. Per motivi legati alla sicurezza di Vasile, sono state imposte limitazioni anche agli altri detenuti ricoverati.

Da. B.