DAMIANO NIFOSI'
Cronaca

E Spalletti torna a casa. L’ex ct tra i ’suoi’ ragazzi

Dopo la rottura con la Nazionale eccolo a sorpresa alla cena dell’Avane asd. Un saluto pieno di gioia alla società dove è cresciuto: "Legame eterno".

Dopo la rottura con la Nazionale eccolo a sorpresa alla cena dell’Avane asd. Un saluto pieno di gioia alla società dove è cresciuto: "Legame eterno".

Dopo la rottura con la Nazionale eccolo a sorpresa alla cena dell’Avane asd. Un saluto pieno di gioia alla società dove è cresciuto: "Legame eterno".

Anche in un periodo complicato che lo ha visto essere esonerato dal ruolo di CT della Nazionale, Luciano Spalletti ha trovato il tempo di presenziare, come sua consuetudine, all’annuale cena di fine stagione dell’Avane Asd, squadra dilettantistica empolese che lo ha formato calcisticamente. Il legame tra l’ex allenatore di – fra le molte altre squadre – Empoli e Napoli, e la società giallonera empolese ha radici ben solide: infatti Luciano Spalletti ha mosso i primi passi da calciatore proprio nel campo sportivo accanto a La Vela, e il suo modo di essere riconoscente a questa piccola realtà è stato quello di presenziare quando possibile alle cene di fine anno, come per l’ultima occasione lo scorso martedì 10 giugno, per salutare vecchi amici e le nuove generazioni, che ne vorranno emulare la carriera partendo proprio dallo stesso campo che ha solcato l’allenatore di Certaldo.

Lo stesso Luciano Spalletti, più volte, ha poi contribuito allo sviluppo e gestione della società, facendo da ’consulente’ grazie a un bagaglio di esperienza non da poco. Legame, accentuato poi dal ricordo del fratello di Spalletti, Marcello, scomparso non da molto, ma che ha dedicato la propria vita sportiva all’Avane, ricoprendone i ruoli di calciatore, allenatore, dirigente e pure vice-presidente: in suo onore, con cadenza annuale, si disputa proprio ad Avane lo Yale Cup Memorial Luciano Spalletti, una competizione che ne porta alto il nome e la memoria, che quest’anno ha raggiunto la sua terza edizione. Fa quindi bene – e anche un po’ impressione – vedere l’allenatore empolese che dai grandi palcoscenici della Nazionale italiana passa nuovamente ad un contesto locale, il polo esattamente opposto di quella grande forbice che è il mondo del calcio, dove convivono società miliardarie e piccole realtà.

Abitudine che, come racconta il dirigente David Tognetti, non è mai andata perduta: "Per la nostra cena di fine stagione abbiamo messo a tavola circa 600 persone facenti parte della società Avane, tra genitori e ragazzi. Anche se avevamo ricordato a Spalletti l’evento, non ci aspettavamo che arrivasse davvero: invece, mentre noi eravamo già tutti a tavola, il mister è arrivato a sorpresa. Al suo arrivo si è notata una enorme manifestazione d’affetto spontanea, tutti i presenti si sono alzati per applaudirlo e salutarlo, qua ha ritrovato vecchi amici e compaesani. Fa strano – continua – che sia venuto per cenare, quando appena il giorno prima stava allenando la Nazionale". Ma ’Lucio’ il legame con Avane non lo ha mai dimenticato, anzi: "Lui ci tiene tantissimo che i bambini abbiano possibilità di giocare, lui quando era piccolo aveva difficoltà a trovare gente che giocava ad Avane, e invece per lui è un orgoglio vedere i bambini con quei colori addosso. Luciano è una persona sincera, non si può volergli male. Ricordo con affetto un aneddoto: il giorno della prima edizione del Memorial per suo fratello il Napoli, che lui allenava, giocava a Bologna: a fine partita si fece lasciare la macchina fuori dallo stadio, per venire di corsa ad Avane".

Damiano Nifosì