REDAZIONE EMPOLI

Francesco, nuova stella di Castelfiorentino

CASTELFIORENTINO (Firenze) Castelfiorentino, terra di ciclisti e di campioni del pedale. Alla lunga lista di atleti che hanno portato in alto...

CASTELFIORENTINO (Firenze) Castelfiorentino, terra di ciclisti e di campioni del pedale. Alla lunga lista di atleti che hanno portato in alto...

CASTELFIORENTINO (Firenze) Castelfiorentino, terra di ciclisti e di campioni del pedale. Alla lunga lista di atleti che hanno portato in alto...

CASTELFIORENTINO (Firenze)Castelfiorentino, terra di ciclisti e di campioni del pedale. Alla lunga lista di atleti che hanno portato in alto il nome del borgo valdelsano si è aggiunto quello di Francesco Matteoli (foto), che non ancora maggiorenne – lo diventerà il 21 settembre – si è laureato campione del mondo nell’inseguimento a squadre in pista. Assieme ai compagni del trenino azzurro Riccardo Colombo, Francesco Cornacchini, Alessio Magagnotti e Federico Saccani, che ha corso nel primo turno al posto di Matteoli, ha battuto i temibili inglesi nella finale per l’oro nel velodromo di Apeldoorn in Olanda.

"Il risultato è stato sudato, da mesi mi preparavo sperando di poter arrivare a questo livello. Sapevamo le difficoltà, conoscevamo gli avversari inglesi, ma in finale è andato tutto bene ed ora sono felicissimo", racconta a caldo il neo iridato. Quella dello studente di agraria è un’estate magica: a metà luglio, sempre come componente del quartetto azzurro in Portogallo aveva conquistato il titolo europeo. Ma questa nuova medaglia d’oro ha fatto esplodere di gioia il Circolo Arci Il Bastione, ritrovo degli appassionati delle due ruote, presieduto dal nonno. "Mio nipote? Un giovane con la testa sulle spalle – dice Silvano Matteoli – Il primo a sapere che la carriera è ancora lunga è proprio lui, ma la strada intrapresa è quella giusta".

Matteoli è l’ultima promessa in campo ciclistico della Valdelsa e di Castelfiorentino. Comune di poco più di 17mila abitanti che tra i professionisti in attività vanta ben due atleti: Alberto Bettiol e Kristian Sbaragli. E che può fregiarsi di un’altra ’perla’. Anche Gino Bartali, dove a Castelfiorentino gli hanno intitolato un parco, ha origini familiari castellane. Il padre Torello Bartali era nato a Castelfiorentino nel 1885, e anche dopo il trasferimento a Ponte a Ema (dove sarebbe nato Gino) mantenne insieme a tutta la famiglia i rapporti con i parenti castellani.

Irene Puccioni