SIMONE CIONI
Cronaca

Empoli capitale del Jazz. Quattro giorni di concerti: "Un’edizione spettacolare"

Da lunedì a giovedì torna il tradizionale appuntamento con artisti da tutto il mondo. Al via con la produzione speciale della Grande Orchestra Avion Travel

Grande Orchestra Avion Travel diretta da Angelo Valori

Grande Orchestra Avion Travel diretta da Angelo Valori

Empoli, 19 luglio 2025 – Quattro giorni tra street band e collettivi funk che faranno di Empoli la capitale italiana del Jazz. Da lunedì a giovedì prossimi torna infatti l’ormai tradizionale appuntamento con l’Empoli Jazz Festival, a cura di Associazione Empoli Jazz con la direzione artistica di Filippo d’Urzo. Ed è proprio con lui che presentiamo l’evento.

Cosa ci dobbiamo aspettare?

"Continuità ed innovazione, grandi nomi e per la prima volta un festival in un contesto più cittadino. Il centro storico di Empoli sarà la cornice per artisti di fama nazionale e internazionale. Le vie del centro, piazza Farinata, saranno occasioni per incontrare sonorità e musiche da tutto il mondo per aprire la città alle performance anche di street band itineranti. Tutto ciò è possibile grazie anche al patrocino e al sostegno del Comune di Empoli, dell’assessorato alla Cultura e di Lapi Gelatine main partner e mecenate. Oltre al Ministro della Cultura, alla Regione Toscana e a Cittametro Firenze".

È stato complicato mettere su questo cartellone?

"Le difficoltà ci sono sempre ma sono una parte molto formativa del percorso di direzione artistica, tutto però è ampiamente compensato dal grande entusiasmo e dalla qualità e varietà della proposta artistica".

Come è andato intanto l’opening di martedì scorso?

"Come tradizione ad Empoli Jazz ci sono sempre stati artisti di chiara fama internazionale, così come questo "aspettando il festival" con tre jazzisti dell’Olimpo mondiale jazz Danilo Perez, John Patitucci e Adam Cruz, è stato un grande concerto e molto partecipato, dove aleggiava lo spirito e l’anima di Wayne Shorter".

Diciassette edizioni ed un’importanza crescente, quando avete cominciato vi sareste aspetti un tale successo?

"Abbiamo cominciato a piccoli passi, insieme a Aniello Caruso e Giovanni Oreno, compagni di questo lungo viaggio nel jazz, ed anno dopo anno siamo sempre cresciuti. Con questa edizione abbiamo sicuramente fatto un notevole balzo in avanti".

Che pubblico è quello empolese?

"È molto attento alla qualità e alla proposta artistica, ed anche esigente e competente, del resto è abituato e formato da decenni di stagioni musicali con il Centro Busoni. Chiaramente con questa manifestazione raccogliamo pubblico da tutta la regione ed anche oltre".

C’è un artista che le sarebbe piaciuto portare a Empoli ma che ancora non ce l’ha fatta?

"Possiamo tranquillamente affermare che ad Empoli sono passati i più grandi jazzisti italiani ed internazionali da Mc Coy Tyner a Charles Lloyd, Dave Holland, Joshua Redman, Paolo Fresu, Enrico Rava, Roberto Gatto – tra l’altro ritornerà a settembre grazie alla partnership con Firenze Jazz Festival –, ma direi sicuramente Wayne Shorter che purtroppo non è più tra noi. Martedì scorso però abbiamo rimediato portando il suo trio".

Il prossimo è l’anno della maggiore età, ci dobbiamo aspettare delle novità?

"Certamente ci saranno nuove sorprese, sarà un’edizione speciale e cominceremo a lavorarci subito dopo l’estate, speriamo di poter attivare altre collaborazioni col territorio".

Chiudiamo con un invito ad assistere al Festival…

"Saranno quattro serate da non perdere a partire da quella di lunedì prossimo in piazza Farinata degli Uberti con questa produzione speciale della Grande Orchestra Avion Travel con la direzione artistica di Angelo Valori. Sempre nella medesima piazza mercoledì avremo una proposta più alternativa e giovanile con il Colorifico Mario e I Parbleu, mentre martedì e giovedì spazio a ben quattro street band itineranti che animeranno le vie del centro storico: Fantomatik Orchestra, MagicaBoola Brass Band, Gilrlesque e Oversoul street band. Non mancate".