
Le nuove disposizioni inserite nel piano della Pac prevedono tagli ai fondi del 20%
Dunque anche dall’imprenditoria agricola empolese si lancia un grido d’allarme alla Commissione dell’Unione Europea per il taglio del 20 per cento dei fondi inserito nella nuova versione del piano della Politica Agricola Comune. Confagricoltura Toscana conferma: "Quello presentato dalla Commissione Europea è un piano sbagliato, che rischia di compromettere non solo la tenuta delle imprese agricole toscane, ma l’intero equilibrio economico e territoriale della nostra regione". Lo afferma il presidente, Marco Neri (nella foto). L’Europa vuole accorpare la Politica Agricola Comune all’interno di un Fondo Unico europeo, con il conseguente taglio del 20 per cento delle risorse che sono destinate all’agricoltura. "Penalizzare l’agricoltura – prosegue il presidente Neri – significa colpire direttamente le aziende più strutturate, quelle che lavorano meglio, che producono di più e che si confrontano ogni giorno sui mercati esteri. In questo modo l’Europa ci rende più deboli e ci consegna nelle mani delle importazioni estere, lasciando la nostra alimentazione alle scelte di altri Paesi, a cominciare da quelle dell’amministrazione americana di Trump". "Le conseguenze di questo piano non riguardano solo gli imprenditori e i lavoratori agricoli, ma tutti i toscani, che pagheranno cara questa furia tecnocratica contro l’agricoltura – continua il presidente Neri – perché dove non c’è agricoltura non c’è cura del paesaggio, non c’è manutenzione del territorio, non c’è prevenzione del dissesto". Per questo il presidente di Confagricoltura Toscana lancia un appello alle istituzioni e alle forze politiche della Regione: "Noi ci faremo sentire in tutte le sedi – conclude Neri – e invitiamo da subito partiti, sindaci, consiglieri regionali, giunta regionale e parlamentari ad unirsi a noi". Superando steccati e schieramenti.
Andrea Ciappi