GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Cantiere ex Montecatini. Ditta chiede al Comune un milione per i danni

Arrivata la citazione in giudizio per la risoluzione del contratto

La sindaca Francesca Giannì

La sindaca Francesca Giannì

Con luglio si sono chiuse le demolizioni residue previste nel piano di recupero dell’ex-Montecatini. Rischia tuttavia di aprirsi un contenzioso con la precedente ditta edile al quale il Comune ha revocato l’appalto: nei giorni scorsi, agli uffici comunali è infatti pervenuto un atto di citazione in giudizio da parte della ditta che chiede un "risarcimento superiore al milione di euro per la risoluzione del contratto".

Si prospetta quindi uno scontro giudiziario tra le parti, mentre le operazioni vanno avanti con la nuova ditta incaricata di portare a termine l’opera. È infatti corso il cantiere che punta da un lato a realizzare otto appartamenti di social housing (per un intervento da oltre 4.600.000 euro già finanziato) e dall’altro a recuperare il paraboloide di Pier Luigi Nervi (5.500.000 circa, anch’esso già coperto in larga parte da fondi Pnrr). Un piano da circa 9 milioni di euro quindi, con l’obiettivo di concludere le operazioni entro il primo semestre del 2026.

Nel frattempo la giunta Giannì ha approvato il piano di sviluppo “Hangar Montecatini“ da circa 23 milioni di euro complessivi, che punta a sviluppare definitivamente anche le aree collaterali di quella che fu la Montecatini. L’idea è di realizzarvi edifici con funzioni pubbliche, effettuare opere per la rifunzionalizzazione del paraboloide (all’interno del quale potranno essere ricavati spazi da destinare a servizi pubblici e culturali) e di realizzare edifici di edilizia residenziale convenzionata da porre in vendita a prezzi calmierati. Servono circa 13 milioni di euro per poter realizzare anche quest’ultima operazione, che l’amministrazione vorrebbe portare avanti anche con l’ausilio di investitori privati. Per questo il Comune tenterà a quanto pare di intercettare nove milioni di euro attraverso il “Bando aree dismesse“ e poco meno di quattro dalla cessione dei diritti edificatori sull’area. Indipendentemente dall’altra ’partita’ che si preannuncia in tribunale.