
I danni causati dall’assalto della scorsa notte alla gioielleria Fabiani (. Gasperini
Hanno utilizzato un’auto come ariete, sfondando prima la porta d’ingresso della galleria commerciale della Coop e poi la saracinesca della gioielleria Fabiani. Un’operazione portata a termine in circa quattro minuti, ma che non ha fruttato praticamente niente. Almeno secondo un primo bilancio i malviventi si sono dati alla fuga a mani vuote, forse disturbati dall’allarme o dall’arrivo della vigilanza. Questa è la prima ricostruzione dei fatti in merito a quanto accaduto nelle primissime ore di ieri: i carabinieri hanno acquisito le immagini di videosorveglianza della gioielleria, con l’obiettivo di individuare gli autori dell’azione. Si sa che l’allarme è scattato intorno alle 3.30, quando una Fiat Panda (che sarebbe poi risultata essere rubata, a quanto pare) ha sfondato la porta d’ingresso dell’edificio di via Leonardo da Vinci. Utilizzando lo stesso mezzo, i ladri hanno preso di mira anche il punto vendita di gioielli, tentando di replicare l’azione precedente anche contro la saracinesca. L’urto avrebbe danneggiato la saracinesca e la vetrina.
Nel frattempo è suonato l’allarme, che ha costretto i malviventi ad accelerare ancor di più le operazioni. Non riuscendo, però, ad arrivare a nessun oggetto prezioso (tenendo conto che la vetrina era stata svuotata precedentemente dalla direzione del negozio in via precauzionale) i banditi hanno dovuto rinunciare al loro piano.
In queste ore l’azienda sta effettuando l’inventario proprio per verificare l’assenza di eventuali articoli e quantificare i danni subiti (che ammonterebbero a qualche migliaio di euro). Nonostante l’arrivo dei carabinieri e dei vigili giurati, giunti pochissimi minuti dopo l’allarme, i malviventi si erano dileguati abbandonando la Fiat Panda usata come ariete: il sospetto degli inquirenti è che ad attenderli potesse esserci un complice, a bordo di un’altra macchina.
Si tratta della seconda volta che la gioielleria viene presa di mira dai ladri: l’ultima volta, lo scorso gennaio, si calarono dal tetto. "Se anche, come ci auguriamo, all’appello non mancasse nessun articolo, già ripristinare vetrina e saracinesca comporterà una spesa di migliaia di euro. Siamo a Castelfiorentino da ormai quindici anni e, fino allo scorso gennaio, non avevamo mai avuto problemi particolari – ha commentato Renato Torlai, responsabile marketing di Fabiani, lanciando poi una proposta alla direzione del centro commerciale – chiudere il punto vendita di Castelfiorentino? Non ne abbiamo intenzione, siamo anzi pronti a potenziare ulteriormente i sistemi di sicurezza che comunque hanno funzionato. Penso però che, alla luce di quanto successo, sia opportuna una valutazione su nuove modalità di intervento. Penso ad esempio al potenziamento della vigilanza o all’installazione di dissuasori mobili all’ingresso del centro".
Giovanni Fiorentino