Turismo, Intesa Sanpaolo e Federalberghi insieme per il rilancio del settore

Il gruppo bancario ha erogato otto miliardi di euro nell'ultimo triennio e rilancia con 10 miliardi di nuovo credito. Il settore turistico supera i livelli pre-Covid, ma affronta sfide cruciali come la necessità di investimenti

Stefano Barrese e Bernabò Bocca (Foto NewPressPhoto)

Stefano Barrese e Bernabò Bocca (Foto NewPressPhoto)

Firenze, 30 gennaio 2024 – Fatturati in crescita per le aziende turistiche, un po' per l'inflazione, ma non solo. Il turismo congressuale ha ridotto la stagionalità e in generale il 2023 è stato un ottimo anno per il settore, che è ritornato ai livelli pre Covid, soprattutto per l'arrivo, anche in Toscana, di tanti americani.

Un settore dunque strategico, ma che non manca di criticità, come la difficoltà di reperimento di personale che è al 67%, di cui un 47% per mancanza di candidati. Le previsioni per il 2024 restano positive, ma servono investimenti. Intesa Sanpaolo ha erogato nell'ultimo triennio 8 miliardi di euro alle imprese turistico-ricettive, e ha recentemente rilanciato con la messa a disposizione di 10 miliardi di euro di nuovo credito per una maggiore riqualificazione dell'accoglienza, transizione digitale e sostenibile e punta insieme a Federalberghi sul rilancio e sullo sviluppo dell’offerta delle strutture ricettive.

E' quanto è emerso nell'incontro “Missione turismo. Come investire in innovazione e progetti sostenibili per un settore chiave del Paese”, organizzato da Intesa Sanpaolo con Federalberghi, che si è svolto stamani al all'Innovation Center di Firenze.

Secondo i dati diffusi da Intesa Sanpaolo nel corso dell'iniziativa, il turismo italiano ha superato il livello del 2019 pre-Covid, in termini di fatturato, del 38,8% nel comparto dei servizi di alloggio e del 23,8% nella ristorazione. Importante la crescita del turismo incoming soprattutto nella seconda parte del 2023 (agosto-novembre), quando si è toccato un +7,6% di presenze di non residenti rispetto al 2019 (+0,1% il turismo residente). Il grado di internazionalizzazione delle presenze è salito al 52,2% nei primi undici mesi del 2023, superando il record del 50,5% stabilito nel 2019.

«Il nostro Paese - ha detto Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo - ha potenzialità enormi per la sua biodiversità e il patrimonio artistico e culturale che custodisce. Ma questo non basta per mantenere un ruolo di leader nel mercato turistico. È indispensabile accelerare piani di investimento strutturati che agiscano per elevare la qualità delle imprese ricettive e dei servizi, in ambito green e di sostenibilità, premiante soprattutto per la clientela internazionale sempre più sensibile a questi aspetti. Il rilancio della collaborazione con Federalberghi si fonda proprio sul comune intento di ridisegnare un futuro a forte valore aggiunto per il settore turistico alberghiero attraverso credito e nuovi strumenti evoluti in grado di integrare le misure pubbliche».

«Abbiamo appena terminato un 2023 che è stato un anno positivo per il turismo in Italia, soprattutto per le città d'arte, soprattutto per la nostra meravigliosa Firenze. Lo scorso anno il turismo è stato sostenuto soprattutto dagli americani», ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «Ovviamente la concorrenza si fa sempre più serrata, quindi gli alberghi italiani hanno sempre più bisogno di investire perché bisogna tenere il passo con la concorrenza internazionale. Dico sempre che non basta chiamarsi Italia per attirare turismo. Sicuramente siamo fortunati perché operiamo nel turismo in una città e in un paese meraviglioso, ma dobbiamo sempre di più investire all'interno delle nostre strutture e fare in modo che i turisti europei tornino nel nostro Paese».

Come? Gestendo al meglio i flussi turistici, destagionalizzando, investendo. «Oggi – ha sottolineato - gli imprenditori hanno voglia di investire. Il tema è che il 50% degli alberghi in Italia è in affitto e il 50% è in proprietà, quindi chiediamo al governo di appoggiarci soprattutto con le garanzie pubbliche sui finanziamenti e con agevolazioni in un settore che oggi ha dimostrato di tirare, di dare apporto al Pil, di dare soprattutto tante migliaia di posti di lavoro».

Nel corso del dibattito Bocca, in riferimento alle dichiarazioni della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg ("Firenze è diventata una meretrice”) ha spiegato che «il turismo è un fenomeno di massa e che porta benefici a tutti. Quindi accarezziamolo e coccoliamolo. Poi, ovvio, va gestito: prima di tutto facendo uscire dal mercato l’abusivismo, visto che oggi non c’è portone della nostra città da dove non escano turisti con i trolley, e poi governandolo, allungando i soggiorni e facendo tornare i turisti».