
Le auto danneggiate nel parcheggio
Perugia, 14 maggio 2025 – “Guarda, se ci ripenso ho i brividi. Sono stati minuti terribili”. È il racconto di una donna che vive in uno dei palazzi di via Albinoni, dove il 27enne tunisino è stato accoltellato dopo essere stato ripetutamente preso di mira da un’auto, dentro la quale c’erano, secondo quanto ricostruito, almeno quattro persone, quelle che sono scese per portare a termine l’aggressione, questa volta a colpi di machete o comunque di una grossa lama, il cui fodero è stato recuperato nel piazzale della violenza.
“Ho sentito dei rumori, poi le voci. Che sono diventate delle grida. C’era questo ragazzo per terra in mezzo al sangue. Si è alzato dopo un po’, ha fatto qualche passo poi credo sia andato a terra. Dalla finestra di casa ho visto, ma fino a un certo punto. Qualcuno è sceso in strada, questo ragazzo lo ha soccorso la gente che abita qui. Il tempo che arrivasse l’ambulanza” ha raccontato ancora. “C’era questa macchina, una macchina piccola, che faceva avanti e indietro per cercare di metterlo sotto, credo che una volta ci sia anche riuscito. E nel frattempo continuava a sbattere con un’altra vettura parcheggiata - racconta ancora la residente - La macchina l’hanno portata via, c’era sangue sulla carrozzeria”. “Una roba mai vista veramente, anche se qui, alla fine, ogni tanto qualcosa succede” commenta un altro residente rimettendo in fila i frammenti di una nottata da incubo, con un quartiere a fare da scenario a un inseguimento tra auto e a una brutale aggressione che, verrebbe da pensare, non è stata portata a termine perché dalle finestre si sono affacciati in tanti e in tanti hanno iniziato ad urlare mentre i carabinieri si precipitavano dal nucleo radiomobile della compagnia e della stazione di Castel del Piano.
“Hanno detto che è ferito gravemente questo ragazzo. Non so davvero che dire” commenta un altro sansistese. Via Pizzetti è una traversa di via Albinoni, una strada chiusa che si muove tra i palazzi. Quasi alla fine della strada è stata trovata un’auto, ora sottosequestro, sulla quale forse viaggiava il ferito. Non risulterebbe essere la sua. Si indaga per capire il collegamento con il proprietario. Nella notte, nelle fasi della caccia all’uomo, la macchina è finita contro un’altra vettura parcheggiata. Chi c’era a boro l’ha lasciata lì per allontanarsi presumibilmente a piedi. “Sì, sì, intorno mezzanotte ho sentito il rumore, poi delle voci. Mi sono affacciato dalla finestra, ma qui davanti ci sono gli alberi, ho visto poco” spiega uno studente che vive nel palazzo. Conferma un altro residente: “Sì c’era quest’auto contro l’altra parcheggiata. Abbiamo sentito i rumori sì, ci siamo svegliati, ma quello che è successo l’ho capito solo in seguito”. Notte da incubo per San Sisto.