Osservatorio Findomestic, in Toscana la spesa in beni durevoli resta sopra i 5 miliardi

Leggero calo rispetto al 2021, ma è il più contenuto rispetto alle altre regioni italiane. Il budget è di 3.065 euro a nucleo familiare, spesi soprattutto per telefonia (+12,4%), elettrodomestici (+6,5%) e mobili (+6,3%)

Telefoni cellulari (archivio).

Telefoni cellulari (archivio).

Firenze, 20 aprile 2023 – Cala leggermente la spesa in beni durevoli dei toscani. Nel 2022, rispetto all'anno precedente, scende dell'1%. E' però la flessione più contenuta tra le venti regioni italiane, dove la media – calcola l'osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia – è del -2,7%. Si mantiene così sopra i 5 miliardi la spesa delle famiglie toscane, con un budget di oltre tremila euro a nucleo, il più alto in Italia.

Cresce la spesa per mobili, telefonia ed elettrodomestici

«Dai mercati veicoli ai mercati casa, la Toscana fa meglio della media nazionale in tutti i settori - spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’osservatorio Findomestic -. Il mercato dei mobili, che rappresenta un quarto dei consumi totali di beni durevoli per un valore di 1,2 miliardi di euro, è cresciuto del 6,3% a fronte del +5,1% del dato italiano. Molto positivo anche il risultato della telefonia, che evidenzia una dinamica espansiva del 12,4%, nettamente superiore al +3,8% registrato a livello Paese. Spicca, inoltre, il +6,5% degli elettrodomestici con una crescita quasi tripla rispetto al +2,5% della media dello Stivale: non a caso sono toscane - Siena, Firenze, Arezzo e Pistoia - le prime quattro province d’Italia per variazione percentuale. I decrementi dell’information technology e dell’elettronica di consumo, rispettivamente -6,9% e -12,8%, risultano meno pesanti se confrontati con il -8,2% e il -14,4% di dimensione nazionale». Anche il settore della mobilità evidenzia un andamento migliore rispetto alla tendenza italiana: «I toscani nel 2022 hanno destinato 1,3 miliardi all’acquisto di auto nuove - sottolinea Bardazzi -. Nonostante una perdita dell’8,8% (-11,2% in Italia) il comparto resta quello di maggior peso in valore, pari al 25,7% della spesa complessiva regionale in durevoli. Per le auto usate il ridimensionamento è stato più contenuto, del 3,3% (-4,1% nel Paese), mentre i motoveicoli hanno fatto registrare un balzo in avanti del 5,9%, ben più ampio del +4,4% del dato nazionale».

A Pisa la spesa a famiglia più alta: 3.212 euro

A livello provinciale la spesa per i beni durevoli ha fatto registrate un aumento in controtendenza a Prato: il +0,9% è la seconda performance a livello nazionale, dietro soltanto a Milano. Stabile il risultato di Siena, mentre contrazioni sensibilmente superiori alla media della regione si sono osservate a Grosseto (-3,5%), Arezzo (-2,5%) e Pisa (-1,4%). L’osservatorio Findomestic rileva che nel 2022 la spesa che una famiglia toscana ha mediamente destinato ai beni durevoli è stata di 3.065 euro, valore inferiore solo a quello del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta. Il livello più elevato si riscontra a Pisa che, con 3.212 euro per famiglia, si colloca al quinto posto nella graduatoria di tutte le province italiane, seguita da Lucca (3.210 euro) che compare al sesto posto. Sotto i 3 mila euro di spesa si collocano Massa Carrara, Livorno e Grosseto, la provincia con i livelli di spesa più bassi tra le toscane, pari a 2.619 euro, che la collocano in 57esima posizione sulle 107 province italiane.