Irpet, Pil in crescita in Toscana: nel 2023 bene turismo, lavoro ed esportazioni

Un’economia segnata da luci e ombre. Pesano l’inflazione, le tensioni geopolitiche e la debolezza del commercio mondiale. Segnali di tenuta da alcuni settori: ecco cosa cresce e cosa rallenta

Firenze, 30 gennaio 2024 – Economia segnata da luci e ombre. È quanto emerge dal rapporto Irpet (clicca qui per leggere il rapporto completo), presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente Eugenio Giani, dall'assessore Leonardo Marras e dal direttore di Irpet Nicola Sciclone. 

Pil Toscana, il rapporto Irpet. Le stime di crescita per il 2023
Pil Toscana, il rapporto Irpet. Le stime di crescita per il 2023

La sintesi

Dopo l'accelerazione degli ultimi due anni l'economia toscana rallenta, in linea comunque con l’andamento internazionale. A pesare sono la stretta monetaria per combattere l'inflazione, le tensioni geopolitiche ancora in atto e la debolezza del commercio mondiale.  Segnali di tenuta, tuttavia, arrivano da alcuni settori, quali turismo (+5,3%), lavoro (+3,1%) ed esportazioni (3,9%)

Pil Toscana

Il Pil regionale, secondo l'Irpet, cresce dello 0,7% nel 2023 rispetto al 2022, sostanzialmente in linea col +0,6% nazionale: per il biennio 2024-25 la crescita dovrebbe essere del +0,8% per entrambi gli anni, in linea con l'andamento nazionale (+0,7% e +1%), ma caratterizzata comunque da incertezza.

Turismo

Segno negativo per la produzione industriale (-3,4%) ma ci sono alcuni settori in crescita con aumenti significativi: bene in particolare il turismo che nei primi 8 mesi del 2023 ha segnato un +5,3% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022 (il dato nazionale si ferma al +4,6%). 

Lavoro

In crescita anche l'occupazione, malgrado una congiuntura incerta. Fra gennaio e novembre il numero di dipendenti è aumentato del 3,1% rispetto al 2022, con andamenti diversificati per tipologia di contratto: il +4,2% dei lavoratori a tempo indeterminato compensa la complessiva stabilità del lavoro a termine. La crescita è spalmata fra tutti i settori: +3,9% agricoltura; +3,4% manifattura; +4,8% costruzioni e +2,9% terziario. Da segnalare, dopo l'estate, un'attenuazione della dinamica in particolare per pelletteria, calzature, lavorazione dei metalli, industria cartaria, chimica, gomma e plastica. Più problematica la situazione della concia, con andamento negativo fra settembre e novembre. 

Consumi e investimenti

Nel 2023 i consumi (+1,4%) sono stati alimentati dal maggiore numero di occupati e dalle presenze turistiche. Gli investimenti (+1%), hanno risentito negativamente del depotenziamento degli incentivi fiscali e del più alto costo del credito per le imprese, ma hanno beneficiato della spinta delle attività collegate ai progetti del Pnrr. A far da contraltare alla crescita occupazionale c'è una rilevante perdita del potere d'acquisto dei salari, che nel 2023 è stata del 2,1%. Sommata a quella dell'anno precedente (-5,6%), l'erosione provocata dall'inflazione supera il 7%. Le imprese invece hanno mantenuto inalterati i margini di guadagno, trasferendo sui prezzi di vendita i maggiori costi dei fattori produttivi.

Giani: “Segni importanti di sviluppo”

La Toscana fotografata dal nuovo rapporto Irpet è una regione “che sul piano economico dà segni importanti di sviluppo”, ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani. “Il rapporto Irpet - ha osservato - ci dice tre cose. La prima è che il lavoro, mai come quest'anno in Toscana, ha tassi di occupazione così alti, la disoccupazione è ai minimi. L'importante oggi non è trovare lavoro ma le specializzazioni che permettono di inserirsi con più soddisfazione nel mercato del lavoro. Secondo elemento: le esportazioni. La Toscana regione delle esportazioni. Il sistema manifatturiero, artigianale, di alta tecnologia consente alla Toscana insieme all'agricoltura, pensate al vino, di essere una delle regioni italiane che più vede crescere l'export pur in un periodo di risacca dal punto di vista economico”. Infine, ha sottolineato Giani, c'è “l'attrattività del brand Toscana, che la porta sul piano del turismo a essere regione di assoluto incremento dei flussi e della propria attività nell'epoca post Covid. Accanto a questo, certo, vediamo la risacca dell'economia, ma un ulteriore elemento che valuto positivamente è che la Toscana si caratterizza come la regione che sta interpretando al meglio il volano di investimenti del Pnrr".