Crollo Credit Suisse, cosa succede ora. Parla l'esperto

L'economista Aiello: “Il rischio contagio sulle banche italiane resta basso. Lo conferma la Bce con l'aumento (previsto) dei tassi di 50 punti base”

Credit Suisse

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Firenze, 16 marzo 2023 – Dopo i fallimenti di due banche americane, Svb e Signature, la crisi arriva in Europa, al Credit Suisse, e le borse vanno in altalena. A calmare i mercati la notizia della possibile acquisizione della banca svizzera da parte di Ubs, ma anche la conferma dell'aumento dei tassi di 50 punti base da parte della Bce. «E' l'aumento che era previsto – spiega Gateano Aiello, docente di economia all'Università di Firenze – quindi la Banca centrale europea considera il rischio di contagio basso e le banche europee sostanzialmente solide. Il nemico numero uno resta l'inflazione».

In Italia si può stare tranquilli? «Credit Suisse è una banca in una posizione diversa da quella delle altre banche, sia svizzere che europee. La crisi è nata perché gli arabi, che sono i proprietari principali della banca, hanno deciso di non rifinanziarla. Il sistema bancario svizzero sembra però essere in grado di aiutare Credit Suisse. Vedremo cosa emergerà dei rapporti tra la banca svizzera e altre banche europee. Il mercato di oggi, però, sembra credere che Credit Suisse non sia in grado di contagiare altre banche europee e nemmeno le italiane, che si trovano in condizioni molto migliori di quelle di altri Paesi, in quanto uscite bene dalla precedente crisi e ben capitalizzate».

E se Credit Suisse dovesse 'contagiare' una o più banche tedesche? «Non credo che succeda, ma in quel caso non ci sarebbe banca europea esente dalla crisi»

La crisi Credit Suisse è collegata a quella delle due banche Usa? «Le crisi sono in qualche modo collegate, le determinanti sono sempre il deprezzamento degli asset. Sono tutte banche, cioè, che avevano in pancia anche titoli obbligazionari a basso rendimento, il cui valore si è ridotto con la crescita dell'inflazione. Sembra però che, come per Silicon Valley Bank, anche Credit Suisse avesse già da qualche mese alcune difficoltà che la situazione attuale ha messo in evidenza».

Un suggerimento ai risparmiatori? «Prudenza e farsi consigliare da professionisti. Gli italiani hanno molti titoli di Stato, tipo Btp, che sono solidi, gli ultimi agganciati all'inflazione e quindi protettivi».