Bonus edilizi, cessione del credito entro il 31 marzo. Le novità in arrivo

In fase di conversione il decreto bonus edilizi potrebbe essere modificato. Ecco a chi cedere il credito

Edilizia

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Firenze, 21 marzo 2023 – Sono cambiate le regole del Superbonus dal 17 febbraio 2023, ma il problema delle cessioni del credito resta sul tavolo. Chi ha maturato il credito d'imposta sui lavori fatti nel 2022, ha tempo per cederlo entro il 31 marzo 2023.

Se entro quella data non invia la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate, non può più venderlo e l'unica possibilità che ha di recuperare il credito, sempre che sia capiente a sufficienza, ovvero sempre che abbia abbastanza Irpef da compensare, è quello di portarlo in detrazione, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2023 e per i successivi quattro (nel caso del Superbonus) o dieci anni (nel caso degli altri bonus edilizi).

A chi si può cedere il credito

A tutti, anche a soggetti privati (quindi amici, parenti, conoscenti), professionisti e imprese. Difficile riuscire a vendere oggi i crediti d'imposta maturati alle banche. Tra l'altro mancano ormai pochissimi giorni al 31 marzo. Inoltre, per cedere il credito occorre che il tecnico, entro il 24 marzo 2023, invii comunicazione all'Enea degli interventi effettuati al 31 dicembre 2022. 

Le novità in arrivo

Anche sul fronte della cessione dei crediti incagliati potrebbero arrivare delle novità importanti. Il decreto sui bonus edilizi potrà infatti subire delle modifiche in fase di conversione in legge (il provvedimento dovrebbe arrivare in Aula il 27 marzo e gli emendamenti saranno votati proprio in questi giorni). Allo studio infatti c'è l'ipotesi che entro il 31 marzo 2023 sia possibile comunicare le opzioni di cessione e sconto per i lavori fatti nel 2022 anche per chi non ha ancora formalizzato un contratto con un'acquirente. La possibilità di cedere il credito potrebbe inoltre essere mantenuta per alcuni lavori che saranno effettuati nel 2023, come per esempio in caso di ricorso al sismabonus nella zone del Centro italia colpite dai terremoti e per alcune categorie, come le Onlus o l'Istituto autonomo case popolari.

Potrebbe arrivare anche la proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2023 del Superbonus al 110% per le villette e le unità unifamiliari che abbiano già svolto, entro il 30 settembre scorso, il 30% dei lavori. Sempre per quanto riguarda il Superbonus, potrebbero passare da quattro a dieci gli anni su cui recuperare il credito d'imposta e questo per dare la possibilità anche agli incapienti, che quindi hanno redditi bassi e poca Irpef da compensare, di non perdere l'eccedenza.