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Beko, il sindaco di Siena: “L’area resta industriale, obiettivo reindustrializzare”

Il sindaco ha risposto in consiglio comunale a un’interrogazione sul futuro dello stabilimento Beko

Il presidio dei lavoratori della Beko al mercato (Lazzeroni)

Il presidio dei lavoratori della Beko al mercato (Lazzeroni)

Siena, 28 novembre 2024 – "Come ho più volte ribadito nelle ultime uscite pubbliche, mi impegnerò su tutti i fronti possibili, ma la strada da seguire è quella della reindustrializzazione, mentre il compito del Comune è quello di mantenere il sito ad area industriale". Queste le parole del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, che ha risposto durante il consiglio comunale di giovedì 28 novembre all'interrogazione urgente presentata dai consiglieri dei gruppi Pd (Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni, Anna Ferretti e Luca Micheli), Misto (Fabio Pacciani), Siena Sostenibile (Monica Casciaro), Progetto Siena (Adriano Tortorelli), Castagnini Sindaco (Massimo Castagnini), Per Siena (Vanni Griccioli) e Polis (Gianluca Marzucchi) sulla prospettiva dello stabilimento Beko Europe di Siena (ex Whirlpool) e dei suoi lavoratori.

''Penso di aver sempre garantito - ha spiegato il sindaco Fabio - la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, consapevole che non è sufficiente. Ho partecipato e parteciperò a tutti i tavoli, ministeriali, provinciali e regionali, mi sono mossa, chiamando spesso a raccolta per prima tutte le altre istituzioni del territorio, e continuerò a farlo nelle sedi opportune. Per questo sono già attiva da tempo all'interno di una sinergia creatasi con tutte le istituzioni coinvolte''. ''Mi sono attivata a suo tempo - ha proseguito Nicoletta Fabio - e ho continue interlocuzioni con il ministero competente. A questo proposito posso chiarire il significato del 'golden power' di cui si è parlato e si parla".

“Questa misura messa in campo dal Governo - ha sottolineato - non è finalizzata alla tipologia della produzione, sappiamo bene che lo strumento in questione si applica a settori strategici di interesse nazionale ed è quindi legittimo da parte degli scettici l'obiezione che quello della refrigerazione non rientri tra le categorie previste. Ma quando nel 2023 il ministero dette parer affermativo sulla fusione tra Arcelik e Whirlpool lo stesso ministero impartì precise direttive per l'ingresso di Beko in Italia. Direttive indirizzate proprio ad evitare che potesse operare nel nostro paese un soggetto che non tutelasse i lavoratori all'interno del proprio piano industriale. Quindi se Beko non ottempera, come sta facendo, alle prescrizioni, diviene oggetto di 'golden power', non perché operi in un settore strategico, ma perché disattende le direttive del Governo alle quali è subordinata la sua presenza".

“Quindi - ha concluso il sindaco di Siena - è prima di tutto il Governo che può e deve esercitare un'azione forte che io continuerò a sollecitare. Nel frattempo a mio avviso la reindustrializzazione resta l'obiettivo che può meglio garantire la continuità lavorativa. In tal senso per questa amministrazione l'attuale sito Beko rimane area industriale”.