CRISTINA PRIVITERA
Cronaca

Sicurezza sul lavoro, imperativo agire

I dati Inail sono preoccupanti. Mirko Lami, responsabile del Dipartimento salute e sicurezza sul lavoro Cgil: “Serve una migliore organizzazione dei controlli”

Il casco di un operaio all'interno di un cantiere

Il casco di un operaio all'interno di un cantiere

Firenze, 6 luglio 2025 – Non c’è pace per la sicurezza sul lavoro. Un obiettivo, quello di riuscire a contenere vittime e infortuni, che appare ogni anno più difficile da cogliere. I dati raccolti nell’ultimo rapporto presentato da Inail soltanto pochi giorni fa, non lasciano spazio a nessun spiraglio di miglioramento. Un quadro, quello toscano, che continua a essere preoccupante perché dimostra come la nostra regione non sia certo un’isola felice. E mentre i vertici dell’Inail ricordano le misure di sostegno per le aziende virtuose messe in campo – 600 milioni di euro a fondo perduto a sostegno di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – tornano a sottolineare l’allarme i sindacati.

Per il responsabile del Dipartimento salute e sicurezza sul lavoro della Cgil, Mirko Lami, i dati «impongono di avviare iniziative in tutte le nostre province per cercare di migliorare e di capire dove intervenire. Dovremmo migliorare chiedendo una miglior organizzazione dei controlli, perché ci sono aziende che vengono controllate anche tre volte in un anno e aziende che in dieci anni non sono mai state controllate». E in questi giorni di caldo infernale il problema ha aggiunto nuovi motivi di rischio altissimo per la salute dei lavoratori. Un rischio ulteriore che ha richiesto necessarie e urgenti misure per limitare i danni da parte delle istituzioni ma che – con il cambiamento climatico – diventerà una costante nei prossimi anni. Impossibile non pensare a soluzioni che possano diventare stabili a tutela di tutti i lavoratori esposti a temperature tali da impedire il normale svolgimento dell’attività. Se già il quadro complessivo era drammatico ora con le estati bollenti la prospettiva diventa più preoccupante, come dimostrano già alcuni decessi. Anche perché – a sostenerlo sono esperti e medici – non sono ancora stati del tutto approfonditi gli effetti del caldo oltre la norma sulla salute alle nostre latitudini. Un capitolo tutto da scrivere.