Firenze, 21 aprile 2025 – La Toscana piange la morte di Papa Francesco. Il Vescovo di Roma è venuto a mancare alle 07:35 di lunedì 21 aprile.

La morte di Papa Francesco "indubbiamente è una perdita che inquieta, perché tutti noi e in questo momento avevamo e abbiamo tanto bisogno di testimoni autorevoli e Papa Francesco lo era in sommo grado. Perché non parlava soltanto con l'intelligenza, il cuore, la parola, ma anche la forza del gesto e la coerenza, diciamo, di una di una vita". Così padre Bernardo Gianni, abate dell'abbazia di San Miniato al Monte di Firenze che nel 2019 ha tenuto meditazioni durante gli esercizi spirituali per il Papa e la curia romana, intervistato da Radio Toscana. "Credo che uno dei verbi chiave - ha aggiunto - per comprendere, penso un po' anche alla psicologia oltre che alla spiritualità di questo straordinario testimone del Vangelo, sia accorciare: accorciare la distanza, accorciare tutto quello che in qualche misura ci impedisce di cogliere un dato essenziale, ovvero l'appartenenza di ognuno di noi a quella famiglia umana di cui" Papa Francesco "ha inteso svelarne le potenzialità di amore, ma anche le contraddizioni e le ferite. E di farlo riconducendoci con un'autorevolezza dialogante e rispettosa verso quella possibilità che il Vangelo insegna al nostro cuore, ovvero chiamare Dio Padre ed estendere dunque la categoria della fraternità il più possibile.

Il messaggio inviato dal pastore valdese Francesco Marfè a nome del concistoro della Chiesa valdese di Firenze: “La comunità evangelica valdese di Firenze desidera esprimere la propria profonda vicinanza umana e spirituale alle sorelle e ai fratelli della comunità cattolica fiorentina per la perdita della loro guida spirituale. In questo momento di dolore, ci stringiamo a voi con affetto fraterno, nella certezza che la morte non ha l’ultima parola. La speranza pasquale nella resurrezione -che abbiamo appena celebrato- vi doni consolazione in questi giorni di lutto”.
Un drappo nero a Palazzo Vecchio in segno di lutto per la morte di Papa Francesco. Lo hanno apposto questo pomeriggio la sindaca Sara Funaro, l'arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno, l'imam Izzedin Elzir. Presenti anche le assessore Benedetta Albanese, Caterina Biti, Letizia Perini. Issate a mezz'asta le bandiere su Palazzo Vecchio e listate a lutto nelle sale interne così come tutti i gonfaloni. Per l'occasione ha suonato a lutto anche la campana grande di Palazzo Vecchio.
"La nostra Chiesa di Lucca è nella tristezza per la morte dell’amato Papa Francesco: le sue parole e la testimonianza della sua vita ci hanno guidato per dodici anni dietro il Signore Gesù, sulle vie del Vangelo, in un lungo pellegrinaggio di speranza. Invito tutti i fedeli della Diocesi a partecipare, in presenza o attraverso i media, alla veglia di preghiera che si terrà stasera 21 aprile alle 21 nella Cattedrale di San Martino (in diretta anche su NoiTv), in comunione con tutte le iniziative di preghiera che oggi si celebrano nelle Diocesi di tutto il mondo. Nei prossimi giorni chiedo, a parroci e rettori di chiese, di inserire l’intenzione di suffragio nelle celebrazioni eucaristiche quotidiane, rinnovando l’annuncio apostolico della vita eterna e della risurrezione, affidato in modo speciale dal Cristo a Pietro e ai suoi successori. In questo modo la tristezza di questo distacco non ci «ruberà» la speranza e la gioia che la Pasqua sempre e comunque ci consegna", dice Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca.
"Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di Papa Francesco, nel 2015, prima con gli occhi che guardano in alto in Battistero e poi l'ingresso nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il suo richiamo all'Umanesimo e alla bellezza". Così il presidente Luca Bagnoli e il consiglio dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze ricordano il Pontefice nel giorno della sua morte rivivendo l'incontro con lui, nel giugno del 2021, quando Papa Francesco ha ricevuto una rappresentanza della Chiesa e della Città di Firenze, guidata dall'allora arcivescovo, il cardinale Giuseppe Betori.
''Un Papa che ha sempre saputo stare accanto agli ultimi, che ha lavorato per la pace nel mondo - ha proseguito Bagnoli -. Siamo qui a Firenze, città della bellezza - disse -. Quanta bellezza in questa città è stata messa a servizio della carità. Penso allo Spedale degli Innocenti, ad esempio", conclude Bagnoli, "perché bellezza può essere e deve essere al servizio di tutti soprattutto degli ultimi".
La Lega di Serie A ha ufficializzato la data del recupero delle gare della 33esima giornata di campionato, in programma oggi e rinviate per la morte del Papa. Anche Cagliari-Fiorentina, così come Genoa-Lazio, Parma-Juventus e Torino-Udinese, si giocheranno tutte mercoledì 23 aprile alle 18.30.
"L'Opera di Papa Francesco è stata una rivoluzione nella Chiesa e nel mondo intero. Ha portato desiderio di pace, una sincera inquietudine sul futuro della nostra esistenza, una spinta profonda per il riscatto da qualunque oppressione. Nel suo pontificato Firenze ha sempre avuto un ruolo speciale". Lo dice l'eurodeputato del Pd e ex sindaco di Firenze Dario Nardella. "Non dimenticherò mai la sua visita storica a Firenze dieci anni fa, il 10 novembre 2015, in occasione della quale tenne un'omelia in Duomo con cui richiamò con vigore i vescovi di tutto il mondo ad avere più attenzione per i deboli e gli ultimi della terra. Così come ricordo con emozione la sua visita alla tomba di Don Milani nel giugno del 2017", prosegue Nardella. "In ognuna delle varie occasioni in cui l'ho incontrato - da ultimo anche per regalargli la maglia di Gino Bartali in occasione della partenza del Tour de France l'anno scorso in Vaticano - ha sempre rammentato Giorgio La Pira, figura a cui si sentiva profondamente legato", prosegue.
Si giocheranno mercoledì 23 aprile, tutte con inizio alle 18, le gare valide per la 37esima giornata del girone B del campionato di Serie C, in programma oggi e rinviate per la scomparsa di Papa Francesco. Qui il calendari di C
La sindaca di Firenze Sara Funaro ricorda la figura di Papa Francesco: “La città di Firenze - dice - si unisce con profonda commozione e dolore al cordoglio del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco, pastore che ha saputo incarnare con straordinaria autenticità i valori di solidarietà, semplicità, giustizia e vicinanza agli ultimi. La città e l'amministrazione comunale sono vicini alla Chiesa fiorentina per la scomparsa di Papa Francesco". La sindaca ricorda l'impegno del Pontefice per la pace: "Ci lascia un punto di riferimento vero per tutto il mondo, da sempre schierato per la pace, dono da perseguire e costruire insieme". La forza del dialogo e del confronto hanno caratterizzato, dice Funaro, il pontificato di Francesco: "Ha sempre lanciato appelli al confronto e dialogo tra i popoli, anche ieri nel messaggio ‘Urbi et orbi’, invitando a ‘non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo” perché, ha ricordato, ‘sono queste le “armi” della pace’. Il suo esempio e le sue parole, il suo modo di essere sinceramente attento a tutti, soprattutto a coloro che erano invisibili ai più, la tenerezza che mostrava anche nei suoi gesti più piccoli, hanno segnato profondamente il nostro tempo, ricordandoci ogni giorno quanto sia importante guardare oltre noi stessi per abbracciare chi è più fragile. La sua visita del 10 novembre 2015, in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale, rimane nella memoria della città.
Oggi alle 17 al santuario di Montenero sarà celebrata una Messa in suffragio di papa Francesco. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Telegranducato.
È stata sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis. Lo ha annunciato la Santa Sede. Acutis doveva essere proclamato santo dal Pontefice domenica 27 aprile.
“Con animo colmo di dolore, ci uniamo alla Chiesa universale nel pianto per la nascita al Cielo di sua santità papa Francesco”. Lo scrive il vescovo di Pistoia e di Pescia Fausto Tardelli. “Ringraziamo il Signore per aver donato al mondo un Pastore instancabile testimone del Vangelo, padre amorevole dei poveri, artigiano di pace e uomo di profonda preghiera. Preghiamo e affidiamo la sua anima alla misericordia infinita di Dio, certi che il suo spirito continuerà ad accompagnare il cammino della Chiesa.
“Da oggi il mondo è un po’ più solo, senza una voce forte e autorevole che richiami senza esitazioni ai valori universali della fratellanza e del rispetto tra i popoli”. Così la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, ha ricordato la figura di Papa Francesco. “Sono stati oltre dodici anni di pontificato caratterizzato dall’attenzione agli ultimi e al servizio del prossimo, dalla semplicità dei gesti e delle parole, dall’impegno quotidiano per la pace - commenta Bugetti - E’ stato un esempio fulgido di umiltà e di forza, di dolcezza e di schiettezza, un pastore affettuoso e determinato. Ha scelto il nome di Francesco e ne ha portato il peso e la luce, stando sempre dalla parte degli ultimi. Con gesti semplici e parole profonde ha saputo parlare a tutti, credenti e non credenti, senza mai tirarsi indietro davanti alle sfide del nostro tempo".

“Ha camminato con noi, nelle nostre strade, accanto agli ultimi. Papa Francesco non è stato solo un pastore universale, ma un fratello che ha scelto di condividere momenti di vita con le nostre comunità, portando conforto e speranza”. A dirlo è Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, esprimendo il cordoglio per la scomparsa del Pontefice.
“La Chiesa di Grosseto si unisce nella preghiera alla Chiesa universale per la morte del nostro Papa Francesco, nella gratitudine al Signore per il suo instancabile ministero”. Così la diocesi maremmana ha annunciato la morte del Papa. Analogo messaggio è apparso sul sito della diocesi di Pitigliano, unita “in persona episcopi” sotto la guida del vescovo Bernardino Giorfano. “Invitiamo tutti alla preghiera perché il Risorto accolga il suo servo nella gioia del paradiso” conclude la nota.
“La Chiesa perde un Pontefice che ci ha insegnato ad essere testimoni di Gesù nella vicinanza ai più poveri e agli scartati”. Lo scrive il vescovo di Volterra Roberto Campiotti annunciando la morte di papa Francesco. “La luce della Risurrezione – prosegue – illumina la Chiesa in quest’ora di tristezza e spinge ogni fedele alla preghiera supplice per il riposo eterno del Santo Padre e perché venga sulla terra quella pace vera a cui Papa Francesco ci ha sempre richiamati nel suo servizio pastorale.Maria, Salus Populi Romani, a cui il Santo Padre si era sempre affidato, lo accompagni all’incontro con Cristo e protegga sempre la Chiesa”.
La Chiesa di Volterra esprimerà momenti di preghiera comunitaria, in sintonia con la Chiesa universale. Giovedì 24 aprile alle 18 nella Cattedrale, il vescovo presiederà la Concelebrazione solenne di suffragio alla quale invito tutti i sacerdoti, le comunità religiose e i fedeli della diocesi e le autorità civili e militari. I parroci delle Chiese avranno cura di celebrare una Messa di suffragio nel corso della settimana, in modo da favorire la più ampia partecipazione dei fedeli.
"Carissimi fratelli e sorelle, il nostro papa Francesco è rimasto Pastore buono e generoso fino all’ultimo istante della sua vita. Ha lavorato per il Signore fino all’ultimo respiro, uomo franco, sincero, schietto nella parola come un grande apostolo ha reso tutti noi meno estranei gli uni agli altri”. Queste le prime parole del vescovo della diocesi di Massa Marittima-Piombino Carlo Ciattini dopo aver appreso della morte di papa Francesco.
La notizia della morte di papa Francesco è stata appresa con grande dolore dal vescovo Giovanni Nerbini e dalla Diocesi di Prato. “Questa notizia ci coglie di sorpresa – dice mons. Nerbini – e ne siamo profondamente addolorati. Invitiamo i sacerdoti diocesani a celebrare le messe di oggi per il Santo Padre, in particolare nella preghiera dei fedeli. Chiediamo l’invocazione dello Spirito Santo perché sappia indicare il cammino che tutti insieme possiamo percorrere per il bene della Chiesa”. Qui l'articolo completo
Nella diocesi di Firenze le campane suoneranno a lutto per la scomparsa di Papa Francesco, alle 12 e alle 21 quando ci sarà alla Santissima Annunziata una veglia di preghiera presieduta dall'arcivescovo Gherardo Gambelli.
Quando stamani è stato dato dalla Santa Sede l'annuncio ufficiale della morte di Papa Francesco le campane della Torre pendente, campanile del Duomo, in piazza dei Miracoli a Pisa, hanno suonato a lutto. Piazza dei Miracoli, anche in concomitanza delle festività pasquali, è gremita di turisti e l'accesso ai monumenti è regolarmente garantito come sempre. In qualche caso le guide turistiche hanno informato i fedeli e qualcuno si è trattenuto in preghiera allungando la sua visita in cattedrale. Nella cappella del santissimo sacramento alla sinistra dell'altare principale è stata istituita un'area riservata interamente alla preghiera per Papa Francesco.
"Grazie Papa Francesco! È il primo pensiero che desidero esprimere in questo giorno di grande tristezza per tutte le chiese della Toscana. Ci ha lasciati un grande Pastore che fino all'ultimo è voluto essere accanto al popolo di Dio soprattutto a quelle donne e a quegli uomini che vivono le periferie del mondo". Lo dichiara il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D'Elsa-Montalcino, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza e presidente della Conferenza episcopale Toscana (Cet) appena appresa la notizia della scomparsa di Papa Francesco. "Il suo pontificato ha portato la Chiesa ancora di più tra le gente - aggiunge -, accanto ai poveri e ai fragili e al servizio della pace e della giustizia sociale. Questa è la sua grande eredità che dobbiamo continuare a rendere reale nelle nostre vite di tutti i giorni". "Daremo notizie nelle prossime ore - conclude il cardinale - delle celebrazioni che verranno promosse dalle singole chiese della Toscana e dalla Cet".
Il 20 giugno del 2017 Bergoglio fece una visita privata a Barbiana, nel comune di Vicchio, per rendere omaggio a Don Lorenzo Milani. Guarda qui le foto.
Un rapporto significativo, quello del pontefice con la Toscana, fatto di visite, incontri, appuntamenti che hanno fatto la storia. Ecco tutte le visite del pontefice in Toscana.

Papa Francesco, le foto della messa allo stadio Franchi di Firenze (New Press Photo)
Il sindaco di Siena Nicoletta Fabio: "Con profonda commozione mi unisco al dolore della Chiesa, della cristianità e del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco". "La sua testimonianza di fede, umiltà e dedizione agli ultimi ha segnato un'epoca e toccato il cuore di credenti e non credenti. A nome del Comune di Siena e a titolo personale, mi unisco alle preghiere di chi oggi, ovunque nel mondo, piange un grande testimone del Vangelo".
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo: "Ci lascia un uomo straordinario, capace di cambiare la storia con la forza dell'umiltà, dell'ascolto, della misericordia. Papa Francesco è stato una luce nel buio di questi anni difficili. Ha parlato ai cuori con parole semplici e profonde, si è fatto vicino agli ultimi, ha indicato al mondo il valore immenso della fraternità". "Per chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo dal vivo, di stringergli la mano, di incrociare anche solo il suo sguardo - prosegue Mazzeo -, è stato come ricevere un dono. A nome di tutto il Consiglio regionale della Toscana, abbraccio la comunità cattolica e tutti coloro che oggi piangono un papa che è stato soprattutto un padre. Ci mancherà, Santo Padre. Ma le sue parole, i suoi gesti, il suo esempio resteranno con noi. Per sempre".
Il governatore Eugenio Giani: "La Toscana si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura che ha segnato la storia con la sua voce di pace, giustizia e umanità. Una guida che resterà viva nei cuori di tutti noi. Riposa in pace Santo Padre".