Roma, 18 giugno 2025 – La guerra tra Iran e Israele potrebbe essere a una svolta dopo l'ultimatum di Donald Trump che ha chiesto "una resa incondizionata" di Teheran e ha lasciato filtrare che gli Stati Uniti potrebbero intervenire al fianco dell'alleato. Minaccia a cui la Guida Suprema della Repubblica islamica Ali Khamenei, con un post su X, ha risposto: "La battaglia ha inizio".
Il sesto giorno di conflitto è stato accompagnato da pesanti bombardamenti sull'Iran, colpiti un impianto per la produzione di centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, diversi siti per la fabbricazione di missili e infrastrutture militari. Attaccati anche l'Università Imam Hossein, legata ai Guardiani della Rivoluzione. L'Iran ha risposto lanciando per la prima volta contro Israele missili balistici ipersonici a medio raggio Fattah-1.

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"Sono 20 anni, forse più, che dico che l'Iran non può avere un'arma nucleare. Lo dico da molto tempo e credo che siano stati a poche settimane dall'averne una". E' quanto sostenuto da Donald Trump, mentre il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi - il cui rapporto è stato usato da Israele a pretesto dell'attacco - ha precisato oggi che "non risulta che ci si stato alcuno sforzo sistematico da parte dell'Iran di avere la bomba". "L'Iran non può avere un'arma nucleare, troppa devastazione. E la userebbero - ha aggiunto il presidente americano - "Io credo che la userebbero. Altri non la useranno, ma io credo che loro lo farebbero. E' così. È molto semplice".
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha chiarito di non avere mai sostenuto che l'Iran stesse cercando di costruire ordigni nucleari. "Siamo giunti alla conclusione che non potevamo affermare che c'è un qualche sforzo sistematico in Iran per produrre un'arma nucleare", ha dichiarato il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, a SkyNews Gran Bretagna. L'Aiea ha accertato che l'Iran sta arricchendo uranio al 60%, l'unico paese al mondo che lo fa, quindi "c'erano elementi di preoccupazione", ma "per quanto riguarda dire che stanno costruendo e fabbricando un'arma nucleare, no. Non l'abbiamo detto", ha sottolineato.
Blitz degli hacker filoisraeliani sulla tv di Stato iraniana, che per alcuni momenti ha trasmesso filmati di varie proteste delle donne in cui si incitava la popolazione a scendere in piazza contro il regime degli ayatollah. Lo afferma il quotidiano Hamshahri, che ha condiviso un video della breve interruzione con un testo che recita: "Gli hacker si sono infiltrati nella televisione di Stato e hanno trasmesso un appello che chiedeva alla gente di scendere in piazza". La tv di Stato iraniana ha poi avvertito gli spettatori che ciò era dovuto "ad attacchi informatici condotti dal nemico sionista".
Donald Trump ha ammonito che il regime iraniano potrebbe cadere. "Puo' accadere", ha detto ai cronisti alla Casa Bianca. Non e' ancora detto pero' che gli Usa entreranno in guerra. "L'Iran vuole venire a vedermi alla Casa Bianca", ha insistito, "vediamo se succede ma non e' facile per loro venire". Detto questo, "non c'e' nessuna possibilita', si combatta o meno, che l'Iran possa avere l'atomica".
L'Iran ha convocato venerdì l'ambasciatrice svizzera a Teheran a causa di "dichiarazioni irresponsabili e minacciose del presidente americano" Donald Trump. Lo rende noto la tv di Stato iraniana. La Svizzera rappresenta gli interessi americani in Iran con cui gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche. La tv statale riferisce inoltre che il ministero degli Esteri iraniano ha convocato oggi anche l'ambasciatore tedesco "in seguito alle dichiarazioni vergognose del cancelliere" Friedrich Merz "in sostegno all'aggressione di Tel Aviv contro il nostro Paese". In particolare Merz aveva detto che Israele sta facendo "il lavoro sporco per tutti noi" in Iran
L'Iran ha lanciato attacchi sulle sedi dell'intelligence e le basi aeree israeliane utilizzando per la prima volta i missili a lunga gittata Sajjil: lo hanno annunciato i Guardiani della Rivoluzione (pasdaran) iraniani. La dodicesima ondata dell'Operazione True Promise 3 è iniziata con il lancio dei missili Sajjil superpesanti a doppio stadio, a lungo raggio", si legge nel comunicato dei pasdaran. La nota conclude affermando che le forze iraniane "sono riuscite a disattivare i sistemi di difesa aerea israeliani" e a prendere il controllo dello spazio aereo dello Stato ebraico.
ll ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha smentito ad Al Jazeera che l'Iran abbia "inviato una delegazione negoziale in Oman".
E' "quasi interamente bloccata" la connessione a Internet in Iran, secondo informazioni raccolte da NetBlocks, organismo britannico di sorveglianza del web. L'informazione segue ripetute segnalazioni rimbalzate al riguardo negli ultimi due giorni dal Paese. Non è chiaro se il blocco sia frutto di cyber-attacchi israeliani o anche di restrizioni interne imposte dalle autorità di Teheran in funzione anti-infiltrazioni.
Nuovo attacco missilistico dall'Iran contro Israele. Ne danno notizia le Idf, mentre stanno per essere attivate le sirene dell'allarme antiaereo per allertare la popolazione ad andare nei rifugi. Le forze israeliane hanno intercettato un missile iraniano sui cieli di Gerusalemme. Lo riporta la Tv al Arabiya. Si attende invece l'arrivo di altri missili su Tel Aviv e Haifa. Le sirene suoneranno in Israele nei prossimi minuti, mentre le difese aeree lavorano per neutralizzare le minacce.
Tre aerei iraniani sono atterrati in Oman, Paese che di recente ha fatto da mediatore tra Teheran e Washington, prima che Israele attaccasse la Repubblica islamica venerdiì scorso. Lo ha riferito il giornalista di Haaretz, Avi Scharf, citando i siti di tracciamento dei voli che mostrano i tre aerei iraniani, incluso l'aereo presidenziale, decollare dall'Iran meridionale e arrivare a Muscat. Proprio nella capitale omanita, secondo il reporter Amichai Stein, è arrivata una delegazione negoziale iraniana.
"Gli ho detto, vai avanti, io parlo con lui ogni giorno, è una brava persona, sta facendo molto". È quanto ha detto Donald Trump parlando di Benjamin Netanyahu e affermando che il premier israeliano "viene trattato molto ingiustamente dal suo Paese", con quello che sembra un riferimento ai problemi giudiziari di Netanyahu. "Finora sta facendo un buon lavoro, è un presidente di guerra e deve anche affrontare anche questo nonsense, è ridicolo", ha detto ancora riferendosi il processo per corruzione a carico del premier israeliano.
''Gli dico, buona fortuna''. Così Donald Trump ha commentato con la Cnn alla Casa Bianca le parole della Guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, che ha detto che l'Iran ''non si sarebbe mai arreso'', come invece gli aveva suggerito di fare il presidente americano.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver parlato con l'omologo russo Vladimir Putin, che si è offerto di mediare nel conflitto tra Israele e Iran. "Gli ho detto: 'Fammi un favore, media la tua situazione prima. Mediamo la Russia per prima, ok?'", ha riferito Trump. "Puoi preoccuparti di questo più tardi", avrebbe aggiunto il presidente Usa.
Donald Trump ha detto di "aver perso la pazienza con l'Iran". "La situazione è molto diversa da una settimana fa", ha aggiunto il presidente. Il presidente Usa, Donald Trump, ha parlato di un "ultimatum definitivo" all'Iran rispondendo alle domande dei giornalisti, che gli chiedevano se l'avesse davvero dato. "Si potrebbe dire così - ha risposto - forse potreste chiamarlo l'ultimatum definitivo".
"Si può dire così. Forse lo potete definire l'ultimo ultimatum". Donald Trump ha risposto così ai giornalisti alla Casa Bianca che gli chiedevano se avesse dato un ultimatum a Teheran, quando è tornato a sollecitare "la resa incondizionata". E poi, alla domanda se gli Stati Uniti colpiranno un impianto nucleare iraniano, ha replicato in modo ironico: "Colpirete la componente nucleare iraniana e a che ora esattamente, signore? Signore, la colpirete? Ci informerebbe, per favore, in modo che possiamo essere lì a guardare?".
Il premier britannico Keir Starmer ha convocato oggi, appena rientrato a Londra dal vertice G7 in Canada, una riunione del comitato delle emergenze Cobra sotto la sua presidenza, sullo sfondo dell'ulteriore escalation della guerra fra Israele e Iran e dell'ipotesi di un coinvolgimento Usa. Lo riferisce un portavoce di Downing Street. Si tratta della seconda riunione d'urgenza di questo organismo, dall'inizio degli attacchi israeliani contro Teheran della settimana scorsa.
L'Iran ha contattato gli Stati Uniti per riprendere il negoziato sul programma nucleare, interrotto dopo l'attacco israeliano. Lo ha dichiarato ai cronisti alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Posso dire questo: l'Iran ha molti problemi e vuole negoziare. Perché non hanno negoziato con me due settimane fa? Avrebbero potuto farlo bene. Avrebbero avuto un Paese. E' molto triste vedere questo", ha affermato Trump, che continua a non sbilanciarsi su un eventuale ingresso in guerra a fianco di Israele. Il presidente Usa ha poi spiegato che il suo messaggio su Truth Social in cui scriveva "resa incondizionata" non era un'intimazione ma si riferiva alle condizioni dell'Iran, che sarebbe giunto al punto di dire: "Non ce la faccio più, mi arrendo". "Per 40 anni hanno detto 'Morte all'America', 'Morte a Israele', 'Morte a chiunque non gli piacesse'. Erano dei bulli, dei bulli da cortile. Non lo sono più, ma vedremo cosa succederà'", ha concluso Trump.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha risposto in modo diretto ai cronisti che, all'esterno della Casa Bianca, gli chiedevano se intendesse o meno attaccare l'Iran. "Potrei farlo, potrei non farlo, voglio dire, nessuno sa quello che faro'", ha detto Trump. Incalzato dalle domande dei giornalisti, che gli chiedevano se gli Stati Uniti fossero piu' vicini a entrare nel conflitto tra Israele e Iran, Trump ha ironizzato sui reporter. "Colpirà le componenti nucleari iraniane? - ha risposto - e a che ora esattamente, signore? Signore, intende attaccare? Potrebbe gentilmente informarci cosi' possiamo essere liì a guardare?". "Potrei anche non farlo - ha poi aggiunto, tornando serio - voglio dire, nessuno sa cosa farò. Posso dirvi solo questo: l'Iran ha molti problemi e vuole negoziare".
"Gli iraniani hanno suggerito di venire alla Casa Bianca a negoziare". Lo ha detto Donald Trump ai giornalisti al seguito. "Io non posso andare lì con tutto quello che sta succedendo", ha aggiunto.
Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha annunciato che "l'aeronautica ha appena distrutto la sede della sicurezza interna del regime iraniano: il principale braccio della repressione del dittatore iraniano". "Continueremo a colpire i simboli del potere e a colpire il regime degli ayatollah ovunque", ha aggiunto.
Una nuova serie di forti esplosioni viene è stata udita nella parte orientale della capitale iraniana Tehran. Lo riferisce l'agenzia Afp al sesto giorno dell'escalation militare tra Iran e Israele.
Russia e Stati Uniti sono in contatto sulla crisi in corso tra Iran e Israele, ha riferito oggi il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Interfax. Ryabkov ha avvertito che un eventuale sostegno militare diretto di Washington a Tel Aviv potrebbe "radicalmente destabilizzare" la regione, dove da sei giorni è in corso una guerra aerea. Vladimir Putin ha ribadito che Mosca rimane disposta a mediare nel conflitto armato in corso tra Israele e Iran, una proposta avanzata dalla Russia la scorsa settimana e finora rimasta senza risposta. "Vladimir Putin ha confermato la disponibilità della Russia a offrire una mediazione per far progredire il dialogo", ha dichiarato il Cremlino in una nota, citando una telefonata tra il presidente russo e la sua controparte emiratina, lo sceicco Mohamed bin Zayed.
Secondo la stessa fonte, Putin avrebbe contattato "una serie di leader stranieri" per proporre la mediazione di Mosca. Durante questa telefonata con il leader emiratino, secondo il Cremlino, Putin ha sottolineato in particolare "la necessita' di interrompere le operazioni militari il prima possibile e di attivare sforzi politici e diplomatici per risolvere le controversie sul programma nucleare iraniano". "Entrambe le parti (Russia ed Emirati) hanno espresso profonda preoccupazione per l'attuale escalation del conflitto Iran-Israele, che ha conseguenze molto negative per l'intera regione".
"Stiamo organizzando per i prossimi giorni voli commerciali da Amman al fine di permettere ai connazionali che vogliono lasciare Israele di rientrare in Italia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un messaggio su X, postando i contatti dell'Unità di Crisi (06-36225) e dell'ambasciata a Tel Aviv (+972-54-8803940).
"Gli americani sappiano che la nazione iraniana non si arrenderà e che qualsiasi intervento militare da parte loro gli causerà senza dubbio danni irreparabili". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, in un messaggio alla Nazione, stando a quanto riferito dai media della Repubblica islamica. Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invocato via social la "resa incondizionata" dell'Iran.
La Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, ha anche avvertito che "qualsiasi intervento militare statunitense causerà senza dubbio danni irreparabili" e ha avvertito che l'Iran risponderà sicuramente. In un discorso alla nazione, trasmesso in tv, ha criticato quelle che ha definito le "dichiarazioni minacciose e ridicole" rilasciate da Donald Trump che ha chiesto una "resa incondizionata" e ha riferito che starebbe valutando un attacco all'Iran. Ha inoltre ribadito la promessa che Israele "sarà punito" per il "grave errore" che ha commesso. Il popolo non dimenticherà il sangue dei "martiri" e l'attacco al suo territorio, ha sottolineato Khamenei in un discorso televisivo alla nazione, come riportano le agenzie iraniane.

"Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dalla Ue. Noi ci impegniamo ad adottare un approccio politico globale nei confronti dell'Iran, per affrontare tutte le questioni che ci preoccupano, tenendo conto di tutte le opzioni a nostra disposizione, comprese le sanzioni. Per questo motivo, il nostro approccio e' critico quando necessario e pronto a impegnarsi laddove gli interessi coincidono". Lo ha dichiarato il portavoce dell'Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa.
La guida suprema iraniana ayatollah Ali Khamenei terrà a breve un discorso alla nazione. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr. "Un videomessaggio della Guida Suprema dell'Iran alla nazione sarà pubblicato tra pochi minuti", ha dichiarato l'ufficio stampa di Khamenei.
La Turchia è pronta ad affrontare qualsiasi scenario derivante dal conflitto in corso tra Israele e Iran. Lo ha ribadito il presidente turco RecepTayyip Erdogan, che ha garantito che la potenza di fuoco della Turchia sara' tale da tenere lontano qualsiasi attacco. "Siamo pronti ad affrontare qualsiasi scenario, anche il più negativo. Abbiamo combattuto fino a ora non solo golpisti e terroristi, ma anche tutte le infiltrazioni del Mossad nel nostro Paese. La Turchia ormai può vantare una industria della Difesa e un arsenale che ci permette di difenderci. Porteremo il nostro livello di deterrenza a un livello tale che a nessuno passera' per la mente di attaccarci", ha detto Erdogan.
"La minaccia nucleare in Medio Oriente non è ipotetica, ma ha una dimensione reale e concreta, che rappresenta un pericolo sia per la regione che per il mondo". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, spiegando, nel corso di un'intervista a Radio Sputnik, che "tutto ciò non porta solo a un'escalation, ma a una minaccia diretta per la regione e il mondo, perché vengono perpetrati attacchi contro impianti atomici o nucleari pacifici. La minaccia nucleare ha una dimensione pratica, non ipotetica". Secondo la Zakharova, l'Iran "aveva, ha e avrà il diritto" di possedere impianti nucleari pacifici, che ora sono sotto attacco.
L'esercito israeliano ha confermato oggi che uno dei suoi droni in attività in Iran è stato abbattuto da un missile terra-aria. "Nel corso di un`operazione, un missile terra-aria è stato lanciato in direzione di un drone dell'IAF (Aviazione delle Forze di Difesa Israeliane, ndr), ha dichiarato l`esercito nel comunicato. Il velivolo "è caduto in Iran, non sono stati segnalati feriti e non c`è alcun rischio di fuga di informazioni", ha aggiunto. In precedenza, la televisione statale iraniana IRIB aveva annunciato l'abbattimento, mostrando anche le immagini dei rottami di un apparente drone Elbit Hermes 450, un velivolo senza pilota di costruzione israeliana.
''Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall'Ucraina, dall'Iran, da Israele, da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra, anzi bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati''. È l'ammonimento del Papa a braccio al termine dell'udienza generale. ''In realtà - ha osservato Leone XIV - poiché nella guerra odierna si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua atrocità minaccia di condurre i combattenti ad una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati. Pertanto in nome della dignità umana e del diritto internazionale ripeto ai responsabili ciò che era solito dire papa Francesco: 'la guerra è sempre una sconfitta'. E con Pio XII: 'nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra'".
L'Iran "non accetterà" la resa incondizionata richiesta dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel contesto del conflitto con Israele, ha dichiarato oggi l'ambasciatore iraniano in Francia, Mohammad Amin-Nejad. Ieri, Trump ha chiesto la "resa incondizionata" dell'Iran, affermando che la pazienza degli Stati Uniti "si sta esaurendo". Il presidente americano ha aggiunto che gli Stati Uniti conoscono la posizione della guida suprema iraniana Ali Khamenei, ma non hanno intenzione di "eliminarlo", "almeno per ora". Non solo. "Questo è lo stesso desiderio espresso da Benjamin Netanyahu... Non viene attuato affatto. Il popolo iraniano è unito di fronte all'aggressione", ha dichiarato Amin-Nejad all'emittente BFMTV. Gli attacchi alle strutture militari iraniane non influiranno sulle capacità difensive della Repubblica Islamica, ha aggiunto l'ambasciatore.
L'ambasciatore iraniano all'Onu a Ginevra ha affermato che Teheran risponderà "senza limiti" agli attacchi di Israele e anche a quelli degli Stati Uniti se dovessero decidere un loro coinvolgimento diretto. Lo scrive l'israeliano Haaretz, citando la Reuters. L'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite a Ginevra, Ali Bahreini, ha detto che l'Iran risponderà "seriamente e con forza, senza alcuna restrizione" agli attacchi israeliani sul suo territorio. "Se Teheran giungesse alla conclusione che gli Stati Uniti sono coinvolti in questi attacchi - ha aggiunto -, inizierebbe a rispondere anche all'aggressione statunitense".
La minaccia nucleare in Medio Oriente non è ipotetica ma ha una dimensione reale e pratica, e pone un rischio sia a livello regionale che globale, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Tutto questo porta non solo a una escalation ma a una minaccia diretta alla regione e al mondo perché tali attacchi avvengono contro siti nucleari pacifici. La minaccia nucleare ha una dimensione pratica", ha dichiarato Zakharova ribadendo che, per Mosca, l'Iran "ha il diritto e avrà il diritto" a mantenere operativi i siti nucleari pacifici che ora sono sotto attacco"
La difesa aerea iraniana ha colpito e abbattuto un caccia F-35 israeliano nella zona di Javadabad, nei pressi di Varamin, località a circa 80 km a sud est di Teheran. Lo ha annunciato il prefetto di Varamin, come riferisce Isna.
Tra i 29 cittadini evacuati dall'Iran nell'ambito dell'operazione di rientro coordinata dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, risultano 15 dipendenti o collaboratori di altre amministrazioni italiane, comprese strutture scolastiche, oltre a 13 connazionali partiti direttamente da Teheran. Inoltre, a questi si aggiunge un cittadino italiano che ha raggiunto autonomamente la frontiera con l'Azerbaigian e che, grazie all'assistenza diplomatica italiana, ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per attraversare il confine sul lato azero e ricongiungersi poi al gruppo in partenza verso Baku a bordo di un mezzo organizzato dall'ambasciata.
L'Italia metterebbe a disposizione le proprie basi in caso di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in un conflitto con l'Iran? "Questa non è una risposta che posso dare adesso: quando accadrà, ovviamente convocheremo le persone che dobbiamo convocare e prenderemo le nostre decisioni, non è una decisione che si prende così", ha dichiarato la premier Giorgia Meloni durante un punto stampa al termine del vertice G7.
Per la prima volta dall'inizio dell'offensiva sulla Repubblica islamica, l'Iran ha abbattuto con successo un drone israeliano, secondo quanto riporta la tv pubblica Irib. Il drone si trovava nell'area di Isfahan. Un filmato trasmesso dall'emittente statale iraniana mostra quello che sembra essere un Hermes 900 dell'Aeronautica militare israeliana precipitato. L'Idf non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali. In precedenza le Forze israeliane aveva smentito le notizie arrivate dall'Iran sull'abbattimento di un jet israeliano.
Non solo siti nucleari, ma anche un'università di Teheran è stata presa di mira dagli attacchi di questa notte sull'Iran. Lo riportano i media britannici, precisando che si tratta della Imam Hossein, un ateneo che si ritiene finanziato dal corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (i cosiddetti pasdaran) alla periferia est della capitale iraniana. Ignoti al momento i possibili danni.

La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato, in un post su X, che il suo Paese non mostrerà "alcuna pietà" nei confronti dei leader israeliani, poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto a Teheran una "resa incondizionata". "Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti", ha scritto. Ieri, Trump ha chiesto la "resa incondizionata" della Repubblica Islamica ventilando che gli Stati Uniti potrebbero facilmente assassinare Khamenei.

L'aeronautica militare israeliana ha lanciato una nuova ondata di raid aerei su obiettivi nella zona della capitale iraniana, Teheran. Lo riporta il Times of Israel.
La strategia dell'Iran nella risposta agli attacchi d'Israele è quella di procedere "passo per passo", il che significa che la Repubblica Islamica non ha ancora "mostrato tutto il suo potenziale". L'avvertimento arriva da Abbas Moghtadaei, parlamentare di alto rango a Teheran, intervistato nelle ultime ore dall'agenzia Ilna e ripreso anche da Iran International, sito d'informazione legato ad ambienti dell'opposizione in esilio con base a Londra. Moghtadaei, vicepresidente della commissione esteri e sicurezza nazionale, ha lasciato intendere che il lancio dei primi missili ipersonici non esaurisce le carte a disposizione dell'Iran. "Abbiamo altre sorprese nel nostro carniere", ha tagliato corto.

"Siamo tutti d'accordo sul fatto che non possa esserci un Iran che si dota dell'arma nucleare. Chiaramente, di fronte a una minaccia che è reale, siamo d'accordo sul fatto che Israele abbia il diritto di difendersi, ma l'obiettivo al quale tutti lavoriamo è arrivare a negoziazioni che consentano davvero di impedire che l'Iran diventi una potenza nucleare". Così la premier Giorgia Meloni, parlando a margine del G7. Meloni ha poi risposto a una domanda sulle perplessità espresse dal presidente francese Emmanuel Macron in merito a un eventuale cambio di regime a Teheran per mano militare: "Ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime, dopodiché, ovviamente si deve fare il pane con la farina che si ha: cioè, si deve operare nello scenario nel quale si opera, per cui l'obiettivo è quello di impedire che l'Iran diventi una potenza nucleare". "Con la negoziazione - ha rimarcato Meloni - fino a ieri non si è riusciti: è possibile che oggi cambi lo scenario e noi dobbiamo guardare all'obiettivo, non a quella che è la nostra idea perfetta per ottenere quell'obiettivo. È evidente che finché la minaccia esiste, Israele ha anche il diritto a difendere la sua sicurezza".
Si è svolta oggi a Teheran una riunione del consiglio dei ministri iraniano alla presenza del presidente della Repubblica Masoud Pezeshkian. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale «Irna», secondo cui all'incontro hanno preso parte anche i membri dell'esecutivo. Durante la riunione sono stati esaminati gli ultimi sviluppi sul conflitto in corso con Israele.Si è svolta oggi a Teheran una riunione del consiglio dei ministri iraniano alla presenza del presidente della Repubblica Masoud Pezeshkian. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale «Irna», secondo cui all'incontro hanno preso parte anche i membri dell'esecutivo. Durante la riunione sono stati esaminati gli ultimi sviluppi sul conflitto in corso con Israele.
Israele ha iniziato a pianificare gi attacchi contro l'Iran a dicembre, dopo che la decimazione del gruppo terroristico Hezbollah e la caduta del regime di Assad in Siria avevano aperto un corridoio aereo. Lo riporta il New York Times. Secondo il giornale, quando il primo ministro Benjamin Netanyahu è andato alla Casa Bianca a febbraio, avrebbe illustrato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale il programma nucleare iraniano. Trump avrebbe allora optato per il non intervento pur decidendo di dare a Israele "un supporto, ancora non reso noto, da parte dell'intelligence statunitense per portare a termine l'attacco", scrive il Nyt.

L'Iran ha un "piano strategico per eliminare Israele. Israele non può e non intende accettare la minaccia di sterminio". Lo afferma il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar, in un post su X, pubblicando una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nel testo, Sàar spiega che "nelle prime ore di venerdì 13 giugno 2025, Israele ha lanciato l'operazione Rising Lion, con l'obiettivo di neutralizzare la minaccia esistenziale e imminente rappresentata dai programmi nucleari e di missili balistici dell'Iran". L'operazione - prosegue - "colpisce specificamente installazioni militari e componenti critici del programma nucleare iraniano, oltre a figure chiave coinvolte nello sviluppo di armi nucleari". L'azione include anche «attacchi contro infrastrutture legate al programma missilistico balistico iraniano, che costituisce una minaccia diretta per Israele, la regione e oltre".
Il presidente Donald Trump non ha ancora deciso se gli Stati Uniti si uniranno a Israele per attaccare i programmi nucleari e militari iraniani, stando alle dichiarazioni di alcuni funzionari della Casa Bianca al Wall Street Journal. Le fonti affermano che l'attacco è stata una delle diverse opzioni discusse durante una riunione tra Trump e il suo team di sicurezza nazionale. Il report afferma che il presidente Trump spera ancora che la minaccia di un'azione militare statunitense porti l'Iran ad accettare le richieste degli Stati Uniti nei colloqui sul nucleare.
Il ministero della Sanità israeliano ha dichiarato che oltre 90 persone ferite dall'attacco missilistico iraniano della notte sono state ricoverate. Secondo Israele, l'Iran avrebbe lanciato nella notte due raffiche per un totale di circa 15 missili. Inoltre le Forze di difesa israeliane hanno rivendicato l'abbattimento di tre droni iraniani.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver colpito i siti di produzione di centrifughe usati per il programma nucleare e di armi dell'Iran.