
Un esemplare di pitbull (Foto generica)
Firenze, 31 maggio 2025 – Il 2% degli incidenti domestici che coinvolgono i bambini riguarda morsi di cani. Una percentuale apparentemente contenuta, ma che è in crescita, complice la sempre maggiore presenza di animali nelle nostre case. Il fenomeno preoccupa i pediatri, non perché i cani siano pericolosi – tutt’altro – ma perché manca spesso un’adeguata educazione, sia da parte dei genitori che dei piccoli. La raccomandazione del dottor Francesco Silenzi, responsabile del Trauma Center dell’Ospedale pediatrico Meyer, è soprattutto questa: mai lasciare da soli un bambino e un cane. Neanche per un minuto.
Si parla di fenomeno in crescita. Qual è la vostra esperienza al Meyer?
«I casi di bambini morsi da animali sono più frequenti. Un tipo di incidente che avviene soprattutto in casa e questo perché c'è una maggiore presenza di cani nelle famiglie. Un fatto in sé positivo: sono una grande risorsa, anche per lo sviluppo emotivo dei bambini. Basti ricordare che il nostro ospedale è pet friendly. Accogliamo regolarmente i cani di associazioni per la pet therapy e, in casi selezionati di ricoveri prolungati, permettiamo l’accesso anche agli animali di famiglia, in modalità protetta. Ma è indubbio che, con più cani nelle case, aumentino anche le possibilità di incidenti di questo tipo».
Di chi è la responsabilità?
«Non dei cani, assolutamente. La responsabilità è quasi sempre dei proprietari. Manca una corretta educazione alla gestione degli animali, sia in casa che fuori. A volte si sottovalutano comportamenti, segnali di stress o dinamiche familiari che possono diventare pericolose. È una questione di cultura e attenzione».
Cosa intende per dinamiche familiari pericolose?
«Per esempio quando ci sono più cani in casa e non si riesce a seguirli adeguatamente. Oppure quando gli animali vengono lasciati da soli per molte ore, o confinati in spazi troppo piccoli. Cani poco seguiti o trattati con durezza possono diventare stressati».

E’ vero che le razze più aggressive sono anche le più pericolose per i bambini?
«In realtà no. Le statistiche internazionali dimostrano che sono più frequenti i morsi da parte di cani di piccola o media taglia. Non è, poi, una questione di razza: anche il cane più affettuoso, se messo in condizioni sbagliate, può reagire in modo inaspettato. La differenza la fa l’ambiente, la vigilanza e l’educazione».
Quindi come si può evitare che un bambino venga morso da un cane?
«Lo ripeto sempre, anche negli incontri che mensilmente facciamo con i genitori: mai lasciare un bambino da solo con un cane, per nessuna ragione. I bambini devono essere educati gradualmente a interagire con gli animali. E anche i cani devono essere educati e seguiti».
Cosa possiamo insegnare ai bambini per prevenire episodi di questo tipo?
«Per esempio, che non si corre mai incontro a un cane dritti per dritti, ma ci si avvicina zigzagando. Che bisogna dare tempo al cane di annusare, non mettergli mani o volto davanti alla bocca, accarezzarlo sul dorso, chiedere sempre il permesso al proprietario».
Si vedono spesso sui social immagini e soprattutto video di bambini piccoli che dormono abbracciati a cani di grossa taglia. Lei che ne pensa?
«È la parte più diseducativa dei social. Certe immagini possono avere facile presa sulle persone, che poi non riflettono. Sono immagini che mi fanno male, e sono anche proprietario, da sempre, di cani. E’ un rischio assolutamente da evitare. Bambini e animali non possono dormire insieme. I cani possono avere fasi delicate: quando hanno fame, nel periodo del calore, attacchi di gelosia. Bisogna tenerne conto».
Quindi, se dovesse dare un solo consiglio, il più importante, per prevenire questi incidenti quale sarebbe?
«Vigilanza assoluta. E poi educare, da entrambe le parti: insegnare ai bambini il rispetto e la comunicazione con l’animale, e assicurarsi che il cane viva in un contesto sereno, seguito, equilibrato».