
I pendolari valdarnesi temono nuovi disagi con lo spostamento dei regionali sulla linea lenta. Il provvedimento entrerà in vigore dal nuovo anno
di Massimo BagiardiSAN GIOVANNI"È da tempo che attendiamo passi concreti, se entro 10 giorni non arriveranno alzeremo nuovamente e sempre più forte il nostro coro di protesta". A parlare è Maurizio Da Re, maggiore referente del comitato dei pendolari valdarnesi sempre più preoccupato in vista del passaggio, che avverrà da gennaio del prossimo anno, dei treni regionali sulla linea lenta che aumenteranno e di non poco i disagi per tutti coloro che dal Valdarno si spostano per raggiungere Firenze o viceversa. Una decisione questa adottata da tempo da Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo FS Italiane che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale, e che ha creato e sta creando un vespaio di polemiche per i possibili ritardi che potrebbero sommarsi ai già tanti cui tutti giornalmente sono costretti loro malgrado a subire: "Come Comitato, anche personalmente - afferma Da Re - ci siamo mossi tanto per mettere tutti a conoscenza di questo problema che si presenterà all’inizio del nuovo anno, in questi mesi sono stati fatti flashmob, incontri in Regione assieme ai sindaci del Valdarno ma qui non arrivano risposte concrete e più passano le settimane più c’è il rischio che questa decisione presa da RFI di far passare sulla linea lenta i treni regionali complichi e di non poco la già preoccupante situazione per coloro che usano il treno per spostarsi da e verso il capoluogo di regione". Sempre Da Re aggiunge: "E’ stata firmata anche una richiesta da parte degli assessori dei trasporti di Toscana, Lazio e Umbria affinché si potesse posticipare il tutto almeno di un anno non appena saranno a disposizione nuovi treni che non avranno la necessità di passare sulla linea lenta ma anche qui non è arrivata nessuna risposta concreta e allora aspetteremo qualche giorno prima di mettere in atto un nuovo coro di protesta. Non è possibile che debbano rimetterci sempre i pendolari". Un’occasione per parlare del problema e sperare che si arrivi a una soluzione che soddisfi è per questo fine settimana, quando lo stesso Da Re è stato invitato alla festa dell’unità in programma a Rignano Sull’Arno per esporre più chiaramente la situazione. All’appuntamento saranno presenti la deputata del Pd Simona Bonafè e il responsabile mobilità Pd metropolitano Lorenzo Galletti."Speriamo che in quest’appuntamento possano smuoversi un po’ le acque, almeno questo sarà il mio intento principale. Peccato non sia presente nessun rappresentante politico della Regione, dobbiamo cercare in qualunque modo lecito possibile di trovare una soluzione a questo problema che rappresenterebbe un ostacolo non indifferente per chi è già soggetto ogni giorno a tanti disagi".