
Irene Galletti
Arezzo, 18 luglio 2025 – “La situazione dei pendolari del Valdarno è diventata insostenibile e non può più essere trattata come un problema locale”. A denunciarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana, intervenuta a margine della manifestazione promossa dai sindaci e amministratori di dieci Comuni valdarnesi, che ieri mattina hanno viaggiato con i pendolari sul regionale 4070, manifestando poi con un flash mob alla stazione di Firenze Santa Maria Novella.
"Le responsabilità - spiega Galletti - sono condivise. Da un lato il Governo Meloni e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha piena competenza per intervenire sui trasporti e che, invece, ha scelto l'assenza proprio nel momento in cui migliaia di cittadini rischiano di perdere un servizio essenziale. Dall'altro, anche la Giunta regionale toscana non può limitarsi a dichiarazioni d'intenti: servire azioni concrete, ascolto reale e una gestione più incisiva del confronto con RFI, Trenitalia e il Governo stesso."
Nel mirino la recente delibera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) che, stando alla fine della deroga per l'accesso dei treni regionali alla linea Alta Velocità, prevede lo spostamento dei convogli sulla linea lenta a partire da gennaio 2026. “Un colpo basso alla mobilità pubblica”, secondo la consigliera M5S, che punta il dito anche contro l'inattività del Ministero: “Salvini potrebbe agire per ottenere una nuova deroga, garantire l'arrivo dei nuovi treni da 200 km/h, imporre il rispetto dei contratti e soluzioni finanziarie alternative. Invece ha scelto il silenzio, nonostante l'allarme lanciato anche dai rappresentanti locali della destra.”
Galletti rilancia anche una proposta operativa: "Chiediamo l'istituzione di un Osservatorio pendolari regionale, che coinvolga comitati, istituzioni e associazioni, per migliorare la qualità del servizio e l'ascolto dei cittadini. Solo così si può costruire un percorso serio di confronto e intervento su una questione che incide profondamente sulla qualità della vita e sul diritto alla mobilità."