
Il pauroso incidente è avvenuto sulla regionale 71 all’altezza di Mezzavia. L’intervento dei soccorritori con il Pegaso, le indagini dei carabinieri .
di Laura LucenteCASTIGLION FIORENTINOAncora un grave incidente lungo la Sr71. La strada che attraversa l’aretino torna al centro della cronaca per un sinistro che ha visto protagonista un uomo di 31 anni. È accaduto ieri poco dopo mezzogiorno, lungo il tratto che insiste nel Comune di Castiglion Fiorentino ma al confine con la località cortonese di Mezzavia. La macchina sulla quale viaggiava, per cause ancora in corso di accertamento, è uscita di strada ribaltandosi fino a fermarsi lungo l’arteria. Un impatto violento, ma che fortunatamente non ha coinvolto altri mezzi. L’allarme al 118 è scattato alle 12.07: sul posto si sono precipitati i sanitari con l’ambulanza "India 3" della Misericordia di Castiglion Fiorentino, l’elisoccorso Pegaso 1 e i carabinieri della Compagnia di Cortona con una pattuglia della stazione di Castiglion Fiorentino. Il trentunenne è stato estratto dall’abitacolo, stabilizzato e trasferito in codice 3 all’ospedale San Donato di Arezzo. Le sue condizioni sono gravi, anche se non sarebbe in pericolo di vita. La Sr71 si conferma una delle arterie più pericolose della provincia. Incidenti, talvolta mortali, si ripetono con frequenza allarmante. Solo lo scorso luglio, in località Madonna di Mezzastrada, tra Olmo e Policiano, all’altezza del distributore Eni, un tragico schianto tra auto e moto era costato la vita ad Alessio Rosadi, 38 anni, residente a Pieve al Toppo. Per lui, che viaggiava sulla moto, non ci fu nulla da fare: la morte sopraggiunse sul colpo. Ad agosto, invece, un’auto si era ribaltata tra Capolona Sud e Capolona Nord. In quel caso le conseguenze furono meno gravi, ma l’episodio mise ancora una volta in evidenza la pericolosità della carreggiata.
E i dati confermano una situazione che desta crescente preoccupazione: solo nell’ultimo anno si sono registrati più interventi di emergenza lungo la Sr71 che in altre arterie provinciali, con feriti gravi e vittime che hanno lasciato ferite profonde nelle comunità locali.