
Una delle «vittime» anghiaresi
ANGHIARIVerso il record assoluto di punizioni l’edizione 2025 della Scampanata di Anghiari, tradizione goliardica ispirata a un’antica leggenda che si ripete ogni cinque anni, anche se il Covid aveva reso necessario il posticipo al 2022, non essendo stato possibile rispettare la data del 2020. Sono infatti 12, finora, le "vittime" salite sul carretto, imbrattate dai due giustizieri (e non solo) con uova, farina e cioccolata per creare un impasto colorato e consistente, mentre un’aringa penzola vicino al naso di esse, che vengono portate a spasso per il paese con dietro la banda che suona la "Marcia di Paiolo" o inno della Scampanata. Il record di sempre è 13, quindi siamo a -1 e non è escluso che nelle tre mattinate ancora mancanti non si ricorra a qualche sistema pur di prendere in trappola altri ritardatari e di stabilire così il nuovo primato. Ma è bene ricordare dapprima in cosa consiste la Scampanata: per evitare di essere ridotti in condizioni irriconoscibili, gli aderenti alla specifica associazione che si forma nel periodo debbono farsi trovare puntuali per l’appello delle 6 di mattina in piazza Baldaccio tutti i martedì, giovedì e domeniche del mese di maggio; il 1° maggio è compreso, indipendentemente dal giorno della settimana.
Il riferimento valido è il secondo rintocco della campana, oltre il quale chi non si presenta verrà scovato a casa (o nel luogo in cui si trova) per essere sottoposto alle cure dei giustizieri; a proposito di questi ultimi, è la prima volta senza Celestino Crocioni, il popolare "Cilistino", morto a fine 2023: lui era stato l’artefice della riproposizione nel 1980 ed è sostituito da Claudio Camerelli assieme a Gino Grottini. Salito in questo 2025 anche il numero degli aderenti all’associazione: 162 persone, una trentina in più rispetto a tre anni fa, anche se siamo lontano dal record del 1995, quando furono 220.
"Il segnale che comunque l’entusiasmo e la voglia di tenere in vita le nostre tradizioni è rimasto forte – ha detto Nicola Dragonetti, il giovane che assieme ad altri tre ha in mano le redini della Scampanata – e di questo siamo fieri; magari, stavolta sul carretto ci sono finito anch’io: mi hanno tenuto chiuso per quattro ore dentro un fondo". Una grande conviviale di rito chiuderà poi la particolare parentesi quinquennale di Anghiari.