CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Sant’Egidio, trionfa la vecchia guardia. Il Palio con Gherardi davanti a tutti

La serata ha visto alternarsi 52 tiratori del sodalizio nei due banchi della struttura di Porta del Ponte. Il presidente Tarducci ha fatto poi notare un particolare: "I primi tre sono tutti di Porta Romana...". .

Il podio del Palio di Sant’Egidio 2025: al centro il vincitore Fabrizio Gherardi, a sinistra il secondo classificato Mauro Sonni e a destra il terzo Silvio Panichi

Il podio del Palio di Sant’Egidio 2025: al centro il vincitore Fabrizio Gherardi, a sinistra il secondo classificato Mauro Sonni e a destra il terzo Silvio Panichi

di Claudio Roselli

La vecchia guardia della Società Balestrieri alza la voce e si prende per intero il podio nell’edizione 2025 del Palio di Sant’Egidio, la tenzone individuale del 1° settembre in onore di uno dei fondatori, che però stavolta non ha avuto in gara i cittadini richiedenti a causa dell’oramai noto problema di sicurezza in una parte del campo di tiro "Luigi Batti". Primo posto per Fabrizio Gherardi, 77 anni; secondo per il decano Mauro Sonni, stessa età (è nato un mese prima di Gherardi) e terzo per il 74enne Silvio Panichi in una serata che ha visto alternarsi 52 tiratori del sodalizio nei due banchi della struttura di Porta del Ponte. E dire che Sonni, estratto nella prima tornata, sembrava aver messo le mani sulla vittoria con una verretta alquanto precisa, anche se leggermente spostata a sinistra rispetto alla bulletta, il chiodino del corniolo che costituisce il vero centro e che è stato toccato dal puntale di Gherardi, chiamato per 17esimo quando già il bersaglio era coperto di frecce.

Successivo è stato poi il tiro di Panichi, poi un paio di colpi nel finale ha scalzato numerose verrette. Un minimo di sorpresa alla lettura del verdetto, proprio per l’ottima traiettoria che aveva indovinato Sonni e che aveva reso difficile l’impresa a chiunque. Prova ne sia che anche il giovane Alessandro Tizzi, 35esimo nell’ordine, aveva mirato giusto, non fosse stato per il suo puntale che si è incastrato in quello di Gherardi; come dire, in altre parole, che aveva trovato la strada già chiusa. Maresciallo dei carabinieri in pensione e in attività come balestriere dal 1974, Fabrizio Gherardi ha colto la quarta affermazione personale nel Sant’Egidio, che si somma alla doppietta 1983-84 e all’altro sigillo piazzato nel 2019. Nella stessa competizione vanta anche un secondo posto e per tre volte si è classificato terzo, mentre nel Palio con Gubbio è l’eterno piazzato: tre secondi posti e altrettanti terzi. L’unico "zero" che deve cancellare è quindi quello sulla colonna più importante, nonostante abbia partecipato a più di 90 edizioni: "Fa sempre piacere vincere il palio storico della città – ha commentato Gherardi – anche se mi rimane il tabù di quello più sentito. È l’alloro che mi manca".

Nel complimentarsi con i suoi balestrieri per la qualità dei tiri, il presidente Stefano Tarducci ha fatto notare un particolare: "I primi tre sono tutti di Porta Romana". Già, perché mercoledì 10 in piazza Torre di Berta torna il Palio dei Rioni e la sfida è lanciata fin da adesso. La squadra della "lupa", che già accusa un pesante gap nel bilancio totale (15 successi contro i 32 dei gigliati), deve anche riscattare il ko dello scorso anno.