CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Parco eolico contestato. Il Wwf e gli ambientalisti: "È una prevaricazione"

"Badia del Vento avrebbe un impatto devastante sulla Valmarecchia". Il progetto ha già acceso il dibattito: l’Emilia-Romagna è contro la Toscana.

Un maxi parco eolico ptrebbe sorgere sulla Valmarecchia

Un maxi parco eolico ptrebbe sorgere sulla Valmarecchia

"La posizione della Regione Toscana di approvare il maxi impianto eolico denominato Badia del Vento, con impatti devastanti sulla Valmarecchia e sulle Marche, è un atto di prevaricazione che non possiamo accettare. Le recenti reazioni dell’Emilia-Romagna e del suo presidente, Michele De Pascale, nei confronti del collega della Toscana, Eugenio Giani e dell’assessore all’Ambiente Monia Monni, sono un chiaro segnale di quanto questa scelta sia inammissibile sotto ogni punto di vista". Lo affermano in una nota Wwf di Rimini e di Forlì-Cesena, Italia Nostra Valmarecchia- Arezzo-Firenze, I Cammini di Francesco in Toscana, D’là dé Foss, Altura e Coalizione Tess (Transizione Ecologica Senza Speculazione), facendo presente come un territorio di grande valore ecologico e paesaggistico rischi di essere devastato: boschi abbattuti, sbancamenti dei crinali, trivellazioni profonde, infrastrutture invasive e tonnellate di cemento armato per sostenere gigantesche torri eoliche di 180 metri che sarebbero oltretutto impiantate in zone prospicenti dissesti.

Il professor Gian Battista Vai, geologo e già direttore del Museo Geologico dell’Università Alma Mater di Bologna, nell’ambito di questo procedimento aveva evidenziato che "non è accettabile voler realizzare impianti di energia a fonti rinnovabili a ogni costo, ovunque e comunque, senza il rispetto delle regole. L’Italia contribuisce per lo 0,71% alle emissioni globali e il settore dell’industria delle energie rinnovabili riceve miliardi di incentivi, puntualmente scaricati sulle bollette dei cittadini e delle imprese". In ambito procedurale, inoltre, devono essere chiariti alcuni aspetti relativi all’iter autorizzativo.

La richiesta di superare la valutazione di incidenza negativa sulle aree naturali protette attraverso misure compensative, è stata pubblicata dalla Regione Toscana a un anno di distanza dalla trasmissione al proponente, dopo ripetuti solleciti e accessi agli atti da parte del Comune di Casteldelci e di alcune associazioni che hanno evidenziato, tra l’altro, potenziali situazioni di conflitti di interesse. "Anche il comportamento del Comune di Badia Tedalda, che ha voluto fin dall’inizio questo impianto – si ricorda nella nota - desta forti perplessità per il fatto di aver sottoscritto con il proponente un accordo con l’impegno di rilasciare tutte le autorizzazioni a fronte di misure compensative di tipo economico, ancor prima di aver eseguito le necessarie valutazioni tecniche e ambientali".

La Regione Toscana viene pertanto invitata a fornire diverse spiegazioni sul proprio operato, anche per le proprie istruttorie tecniche, in procedimenti che riguardano zone dello stesso valore ambientale e paesaggistico che portano puntualmente alla bocciatura degli impianti, mentre per Badia del Vento, il maxi eolico si deve per forza autorizzare e deve andare avanti, senza tener conto di ciò che pensano le regioni confinanti.