
È stata inaugurata la mostra Mutaforma a cura di Eleonora Pepe, al Museo Archeologico di Bibbiena. Un evento straordinario...
È stata inaugurata la mostra Mutaforma a cura di Eleonora Pepe, al Museo Archeologico di Bibbiena. Un evento straordinario al quale hanno partecipato quattro artiste: Sonia Barbagli, Ilaria Benigni, Erica Lecci, Sandra Stocchi, che hanno interpretato il tema in maniera fluida con opere le più variegate per medium e tecniche: grafica, scultura, installazioni in stretto dialogo con quelle del Museo. Le artiste fanno parte del gruppo aperto di arti visive Terranomade che si rivolge a spazi espositivi pubblici di territori diversi e mira allo scambio e al confronto intergenerazionale tra artisti.
Mutaforma è dedicato a esplorare le sfaccettature della trasformazione attraverso gli occhi e le mani di queste quattro artiste. Il progetto rappresenta anche una sorta di incubatore di idee, un laboratorio di sperimentazione dove i concetti si sono trasfigurati rapidamente in prototipi.
Le opere riflettono la diversità delle interpretazioni delle esperienze individuali legate alla trasformazione. La mostra coglie l’esperienza del divenire e ogni opera si lega e dialoga in modo sorprendente con i reperti archeologici esposti allo spazio museale di Bibbiena.
La mostra si articola in un percorso espositivo che mette in relazione pittura, scultura, grafica e installazione con gli spazi e la storia del museo, in un dialogo profondo tra passato e futuro. Le opere, infatti, sono state realizzate appositamente per il contesto archeologico. Francesca Nassini (nella foto), assessore alla cultura commenta: "Salutiamo un altro bellissimo evento del Museo archeologico, che ci terrà compagnia in questa estate. Il Museo è un luogo che conserva le vestigia del passato".