MARCO CORSI
Cronaca

Mensa nelle scuole e rincari: "Il lavoro costa il 13% in più"

L’opposizione torna alla carica dopo che l’anno scorso vennero aperti i refettori solo a anno scolastico iniziato. Intanto a novembre scade il contratto con l’attuale cooperativa, l’amministrazione pensa a una proroga. .

L’opposizione torna alla carica dopo che l’anno scorso vennero aperti i refettori solo a anno scolastico iniziato. Intanto a novembre scade il contratto con l’attuale cooperativa, l’amministrazione pensa a una proroga. .

L’opposizione torna alla carica dopo che l’anno scorso vennero aperti i refettori solo a anno scolastico iniziato. Intanto a novembre scade il contratto con l’attuale cooperativa, l’amministrazione pensa a una proroga. .

Tra un mese prenderà il via l’anno scolastico 2025-2026 e il gruppo consiliare San Giovanni Civica ha raccolto e portato all’attenzione del consiglio comunale il tema della mensa. Già lo scorso anno il gruppo di opposizione aveva presentato un’interpellanza per sollecitare l’amministrazione a garantire che il servizio di refezione fosse attiva fin dal primo giorno di scuola, evitando così i disagi registrati negli anni precedenti a causa dell’avvio ritardato del servizio. Una richiesta ribadita anche nell’ultima seduta del parlamentino prima della pausa estiva. A fare il punto della situazione è stata l’assessore Laura Ermini, che ha sottolineato come l’amministrazione abbia già programmato nei dettagli l’avvio del servizio mensa scolastica per il prossimo anno. Già dal mese di maggio si sono svolti incontri con il gestore, Camst, e più recentemente con i dirigenti scolastici per stabilire orari di consegna e distribuzione dei pasti in tutti i plessi. Il Comune di San Giovanni non coordina direttamente le cooperative coinvolte, ma interviene in caso di disservizi, inviando segnalazioni al titolare della gara. Per settembre 2025 il calendario è stato definito con largo anticipo, già a luglio, con l’auspicio di evitare i ritardi registrati in passato. Accanto alle riunioni tecniche e operative, come ha spiegato Ermini, la giunta ha raccolto le osservazioni dei genitori rappresentanti del servizio mensa. Su invito del sindaco, è stato chiesto loro di predisporre un elenco di priorità e criticità da inserire nella nuova gara d’appalto.

L’attuale contratto scadrà a novembre 2025, ma, dato che saremo nel pieno dell’anno scolastico, si prevede una proroga fino alle festività natalizie, così da permettere un eventuale passaggio di consegne tra gestori durante la chiusura delle scuole. Sul fronte economico, l’assessore ha spiegato che i rincari sono in parte dovuti al nuovo contratto collettivo nazionale, firmato lo scorso anno, che ha comportato un aumento del costo del lavoro del 13%, volto a garantire salari più equi e migliori condizioni per il personale delle cooperative. A questo si somma l’adeguamento ISTAT su beni alimentari e servizi. Negli anni post-Covid l’amministrazione aveva assorbito gran parte di questi aumenti – circa il 7% – ma quest’anno non è stato possibile rinviare ulteriormente l’adeguamento delle tariffe. Infine, è stata affrontata la questione delle tariffe per residenti e non residenti. Il Comune ha ricordato che con tutte le amministrazioni che ne hanno fatto richiesta sono state stipulate convenzioni reciproche, per garantire il diritto all’istruzione. Resta la disponibilità a firmare accordi simili con altri comuni che intendano aderire.