REDAZIONE AREZZO

L’autunno caldo delle Regionali. Casini sogna un posto in giunta. Romani cavalca l’onda Vannacci

A ottobre il voto per Palazzo del Pegaso: il sindaco Pd di Lucignano potrebbe entrare nella squadra di Giani. Ceccarelli e Veneri potrebbero ritrovarsi contro anche per il Comune. I Cinque Stelle puntano su Pierazzi.

Il 12 e 13 ottobre gli aretini saranno chiamati al voto per il consiglio regionale. Cominciano le grandi manovre dei partiti

Il 12 e 13 ottobre gli aretini saranno chiamati al voto per il consiglio regionale. Cominciano le grandi manovre dei partiti

Due mesi scarsi al giorno in cui la Toscana sceglierà il presidente. Un passaggio che per Arezzo non si esaurisce nel rinnovo di Palazzo del Pegaso: sarà infatti l’ultimo banco di prova in vista delle comunali del 2026.

Nel centrosinistra il nome più forte è quello di Vincenzo Ceccarelli. La sua rielezione in consiglio è probabile, la vera incognita riguarda l’ingresso in giunta regionale: se non dovesse farne parte, il suo ruolo politico ad Arezzo potrebbe rafforzarsi come candidato a sindaco o come kingmaker della coalizione.

I primi rumors in arrivo da Firenze parlano di Roberta Casini, sindaco di Lucignano, in corsa per un posto in giunta, se eletta. Il Partito democratico, oltre a Ceccarelli e Casini, dovrebbe candidare la segretaria provinciale Barbara Croci e i sindaci Eleonora Ducci (Talla), Sergio Chienni (Terranuova) e Leonardo Degl’Innocenti o Sanni (Cavriglia). Il Movimento 5 Stelle dovrebbe schierare sulla scheda il responsabile provinciale Tommaso Pierazzi, Lara Fracassini del gruppo aretino M5S ma anche Nadai Del Gamba e Simone Andreini.

Sul fronte opposto, il centrodestra resta in fase di osservazione perché anche qui vale il discorso fatto per Ceccarelli nel centrosinistra. Il candidato di bandiera a Palazzo Cavallo serebbe il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, ricandidato, circola già nei corridoi: un buon risultato personale alle Regionali lo renderebbe un protagonista naturale delle discussioni per Palazzo Cavallo.

I tre partiti di centrodestra sanno che il voto di ottobre sarà decisivo per la scelta del candidato a sindaco. Una vittoria netta di FdI potrebbe spingere verso un profilo interno al partito, mentre un risultato più equilibrato aprirebbe la porta a soluzioni civiche capaci di unire le anime della coalizione.

Gabriele Veneri è il candidato sindaco dei meloniani. Un buon risultato personale alle Regionali lo renderebbe protagonista naturale delle discussioni per Palazzo Cavallo.

Fratelli d’Italia, oltre a Veneri capolista, mette in lista Stefania Franceschini (assessore a Castiglion Fiorentino), Giovanna Carlettini (assessore ad Arezzo), Laura Chieli (consigliera a Sansepolcro), Francesco Lucacci (consigliere comunale e provinciale) e Lorenzo Allegrucci (assessore a Montevarchi).

Forza Italia ha individuato nel coordinatore provinciale Bernardo Mennini il suo capolista. A sostenerlo ci saranno volti legati alle amministrazioni: Mery Cornacchini (consigliere provinciale), Carlo Menci (coordinatore di Sansepolcro) e Lucia Cherici (esponente di E-Lab), con altri quattro nomi da definire.

La Lega sta lavorando sulla lista e non emergono molti nomi. In questo quadro appare più o meno scontata la candidatura di Cristiano Romani che è il punto di riferimento del generale Vannacci, responsabile della campagna elettorale per la Toscana.

f.d’a.