di Lucia BigozziAREZZOUn anno “speciale”. Don Alvaro Bardelli lo ripete mentre sale sui ponteggi dove il team di esperti sta curando la “malattia del tempo” che ferisce la facciata della Pieve. Poi scende nella chiesa più amata dagli aretini, posa lo sguardo lì dove c’era il Polittico di Pietro Lorenzetti e dove tornerà tra una manciata di giorni. Ieri a Londra il gran finale del tour internazionale del capolavoro che ha stregato centinaia di migliaia di visitatori prima nelle sale del Metropolitan Museum a New York e poi alla National Gallery, nella City. Ieri si sono chiuse le porte della Galleria britannica sulla grande mostra dedicata alla pittura senese del Trecento e tra le cento opere presentate al mondo, il Polittico ha avuto un ruolo da protagonista, con un allestimento unico, pensato per valorizzare l’esplosione di luce e di colori. Una doppia operazione culturale (States e Regno Unito) resa possibile dall’ok del vescovo Andrea e sostenuta dal sindaco Alessandro Ghinelli che aveva riallacciato il collegamento Oltreoceano con i vertici del Met e della National Gallery dopo lo stop imposto dalla pandemia. Operazione culturale finalizzata anche alla promozione della città e dei suoi testori d’arte nel mondo. A Londra la mostra era partita a marzo con una preview con un migliaio gli esperti, critici e storici dell’arte, studiosi e restauratori. Tra loro le restauratrici del Gruppo Ricerca che hanno salvato il capolavoro dagli effetti del tempo e nei giorni scorsi sono tornata alla National Gallery per un talk sulle tecniche di restauro del Polittico. Ora la nuova sfida per Marzia Benini e Paola Baldetti (con loro il ricordo della collega Isabella Droandi) è l’intervento sul Polittico di Niccolò di Segna custodito nella cattedrale di Sansepolcro. “Abbiamo accompagnato fin qui il capolavoro del Lorenzetti, è stata un’emozione unica” dice Benini appena rientrata dalla City dove il capolavoro da oggi verrà smontato e composto nelle casse temperate dove affronterà il viaggio verso Arezzo. Sarà in Pieve tra una settimana: don Alvaro sta pensando a una cerimonia e, insieme agli esperti si valuta un nuovo sistema di valorizzazione per esaltarne al massimo la visione. Va in questa direzione l’altra novità “dell’anno speciale”: una bussola in vetro realizzata nel portone centrale che “consentirà di ammirare anche da fuori l’interno della Pieve e dunque il capolavoro del Lorenzetti in tutta la sua luce e i suoi colori", spiega il sacerdote grato ai benefattori del Rotary Club, protagonisti del progetto esecutivo e della raccolta fondi per l’allestimento del sistema simile a quello che nella basilica di San Francesco. Il maestoso portone centrale della Pieve resterà aperto giorno e notte regalando ai visitatori un’esperienza unica. Così come la visione del Polittico da un punto di osservazione inedito. Luce che si staglia nel buio della notte. E che accompagna il percorso verso l’inaugurazione della facciata della Pieve salvata dai segni del tempo e restituita agli aretini il giorno di Natale. Il giorno "speciale" di un anno "speciale".
CronacaIl Polittico torna in Pieve. Scatta un piano speciale