LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Gianna è stata una luce per tutti". Folla e lacrime in Cattedrale. Domani l’ultimo saluto a Rosadi

I colleghi,la gente di Colcitrone, gli amici: tutti uniti nel ricordo della cassiera della Pam morta in un incidente. La tragedia a poche ore dallo schianto che ha ucciso il giovane soccorritore del 118: il dolore dei volontari.

Tanta gente ai funerali di Gianna Corgiatini in Cattedrale. Nella foto accanto: Alessio Rosadi morto in un incidente stradale

Tanta gente ai funerali di Gianna Corgiatini in Cattedrale. Nella foto accanto: Alessio Rosadi morto in un incidente stradale

Abbracci, lunghi e intensi. Mani che si stringono, lacrime e ricordi si intrecciano. Giorgio Moretti ha il volto segnato dal dolore, ma per tutti ha una parola, come se dovesse essere lui a consolare gli altri. Lui che si preparava a celebrare trent’anni di matrimonio con la sua Gianna. Guarda la bara e gli occhi diventano liquidi. La carezza della figlia Giulia lo rassicura, così come le parole di don Alvaro che celebra il funerale e ricorda il profilo di "una donna, sposa e mamma dal cuore grande. Si è data da fare, per tutti aveva un sorriso. Nel suo lavoro ogni giorno incontrava le persone che serviva con dedizione. Basta poco per fare una cosa grande: un sorriso, una parola, l’aiutare un anziano a sistemare gli acquisti nel carrello della spesa".

Gianna Corgiatini è morta a 56 anni venerdì, precipitando con la sua utilitaria in fondo a un burrone, sulla strada 73, poco dopo il ristorante La Giostra. Quel pomeriggio, tornava a casa dal lavoro, lei che non si era arresa alla chiusura della Pam di Tortaia, dove aveva lavorato per anni e aveva accettato il trasferimento nel market di Sansepolcro. E pure qui la sua traccia è ancora presente: è il segno - che non si cancella - di chi ha amato il proprio lavoro e ha affrontato i saliscendi della vita col sorriso. Quel sorriso che spalancava su un bimbo seduto sul carrello alla cassa e per i clienti che sono venuti qui, nella cappella della Madonna del Conforto, a testimoniare chi era Gianna. Gratitudine.

Ci sono le colleghe della Pam e i vertici della catena di distribuzione. "Non mi capacito che non la rivedremo più, era una personale speciale, una luce per tutti", commentano due cassiere tra le lacrime. Accanto all’altare c’è il labaro di Porta Crucifera, il quartiere al quale Gianna era molto legata e per il quale "si dava da fare, così come nel lavoro e nella cura della famiglia", ricorda don Alvaro spiegando il senso di una vita piena, spesa a "darsi da fare per gli altri, per far crescere una comunità". Ci sono i giostratori di Colcitrone e il rettore Andrea Fazzuoli, e pure una rappresentanza del Sestriere di Porta Maggiore, ad Ascoli, come segno di vicinanza ad Adalberto Rauco ex giostratore rossoverde, ora cavaliere della Quintana: è il nipote di Gianna.

Fiori, tanti ai piedi dell’altare, con i ricordi racchiusi nelle frasi che descrivono l’affetto di tanta gente per Gianna. Un cuscino di rose rosse sulla bara è il segno dell’amore di una famiglia colpita da un dolore enorme. Come la famiglia di Alessio Rosadi, il soccorritore morto sabato a 38 anni nell’incidente sulla 71 tra Olmo e Madonna di Mezzastrada. Professionista stimato, un ruolo di spicco nel "sistema 118", l’impegno quotidiano prima in Misericordia e fino a pochi giorni fa in Croce Rossa. I funerali domani alle 15, nella chiesa di Pieve al Toppo.