SERENA CONVERTINO
Cronaca

Giani: "C’è un carico di speranza in viaggio per Gaza"

Il presidente delle Misericordie annuncia di essere riuscito a sbloccare gli aiuti fermi a Cipro. Obiettivo Striscia: il percorso

Il presidente delle Misericordie annuncia di essere riuscito a sbloccare gli aiuti fermi a Cipro. Obiettivo Striscia: il percorso

Il presidente delle Misericordie annuncia di essere riuscito a sbloccare gli aiuti fermi a Cipro. Obiettivo Striscia: il percorso

AREZZO

È una coincidenza fortunata quella che nella Giornata mondiale degli aiuti umanitari vede sbloccarsi e partire i beni raccolti tra novembre 2024 e gennaio 2025 per la popolazione civile di Gaza, fermi ormai da otto mesi nell’isola di Cipro. Otto mesi e ottanta tonnellate di cibo raccolte da cittadini e aziende toscane e aretine, finalmente partite due sere fa dal porto di Limassol, nell’isola cipriota, dove erano rimaste bloccate a causa del conflitto. Il 22 luglio scorso, la questione era stata presentata con forza in un vertice con i rappresentanti delle Nazioni Unite e del governo di Cipro anche sotto la spinta, e la preoccupazione, di Domenico Giani, ambasciatore dell’Ordine di Malta a Cipro e presidente delle Misericordie d’Italia, che in un intervista a la Nazione ricordava come un’ulteriore attesa avrebbe potuto portare "al deterioramento dei viveri che hanno una scadenza ben precisa". Tempo scaduto, dunque, e attesa finita. La nave, inserita nel Meccanismo delle Nazioni Unite 2720, raggiungerà proprio oggi il porto di Ashdod, dove i beni di prima necessità saranno affidati a un’organizzazione non governativa per la distribuzione alla popolazione civile. "Questi aiuti - ha commentato Giani- sono il frutto della generosità di tante realtà italiane, aziende e cittadini che hanno voluto offrire un sostegno concreto a chi oggi soffre. Un ringraziamento particolare va al Ministro della Difesa Guido Crosetto e al Comando Operativo di Vertice Interforze, che hanno reso possibile l’invio a Cipro attraverso un ponte aereo e navale". Una catena di solidarietà che ha coinvolto privati cittadini e aziende del territorio coordinate anche da Unicoop. Il prossimo passo sarà la consegna a una Ong, ultimo anello della catena prima che gli aiuti umanitari arrivino nelle mani della popolazione di Gaza, ormai allo stremo per fame e stenti.

"Il nostro auspicio - conclude il presidente - è che questi aiuti possano alleviare almeno in parte le sofferenze della popolazione civile, portando non soltanto beni materiali, ma anche un segno di speranza. Le Misericordie, fedeli alla loro storia e alla loro missione, continueranno ad essere presenti laddove c’è bisogno, testimoniando che la solidarietà non conosce confini". Soddisfazione anche da Alberto Corsinovi, Presidente della Federazione delle Misericordie della Toscana, che parla di "un risultato che premia il cuore grande della regione. Ancora una volta la nostra terra ha dimostrato di saper coniugare solidarietà e concretezza, offrendo un aiuto che oggi significa speranza per chi vive una tragedia immane".

Serena Convertino